ARERA fa il punto sul mercato energetico italiano: pubblicata la Relazione annuale 2024
ARERA ha pubblicato la nuova Relazione annuale che ci offre una fotografia su quanto accaduto sul mercato energetico (e negli altri settori regolati dall'Autorità) nel corso del 2024: ecco tutte le principali evidenze emerse dai dati diffusi in queste ore.

Poche ore fa, ARERA ha presentato la sua Relazione annuale 2024 con cui fa il punto sullo stato dei settori dell’elettricità e del gas ma anche sugli altri settori regolati dall’Autorità come l’acqua, i rifiuti e il telecalore. Si tratta di un appuntamento molto importante che serve anche a evidenziare alcuni dei principali trend dei vari settori regolati da ARERA. Per i clienti domestici, ad esempio, si è registrato un calo del prezzo dell'energia elettrica mentre il gas è aumentato. Restano alcune disparità evidenti con il resto dell'Ue. Da segnalare anche un aumento delle rinnovabili in Italia. Andiamo a scoprire, di seguito, tutti i dettagli.
Dove trovare la Relazione completa
La Relazione annuale 2024 di ARERA è disponibile pubblicamente tramite il sito ufficiale dell’Autorità. Di seguito andremo ad analizzare le principali evidenze legate al mercato energetico e alle forniture di energia elettrica e gas naturale per i consumatori italiani.
Energia elettrica: cosa è successo nel 2024
Per quanto riguarda il settore dell’energia elettrica, ARERA ha evidenziato una riduzione dei prezzi per i clienti domestici in Italia. In particolare, il prezzo medio ponderato è passato da 38,64 €/kWh a 35,7 c€/kWh.
Il dato italiano è più basso di quello registrato per le famiglie in Germania (41,13 c€/kWh) ma più alto di quello registrato in Francia (28,03 c€/kWh) e Spagna (26,26 c€/kWh). Il prezzo netto, senza considerare imposte e oneri, risulta più alto del 14% rispetto alla media europea (25,92 c€/kWh contro 22,73 c€/kWh)
Secondo ARERA: “I prezzi finali pagati dalle famiglie italiane, infatti, continuano a essere penalizzati dalle componenti di oneri, imposte e tasse il cui incremento del 28% ha annullato le riduzioni registrate dalla componente energia e dai costi di rete”.
Cala il prezzo dell’elettricità per i clienti non domestici, con un valore registrato di 26,52 c€/kWh (-8,3%). Tale dato resta poco competitivo a causa dell’aumento del 15% registrato da oneri, imposte e tasse, ora pari a 9,8 c€/kWh (+65% rispetto alla media dell’area euro).
Da segnalare, inoltre, un aumento del 2,3% dei consumi di energia elettrica, anche se si registra un calo dello 0,5% per l’industria. Per l’83,7%, il fabbisogno energetico è stato soddisfatto dalla produzione nazionale.
In crescita la produzione delle rinnovabili, che fa segnare un buon +14,9%, grazie soprattutto all’aumento dell’idroelettrico, che cresce del +30,2%. Il primo produttore è il Gruppo Enel, con una quota del 13,4%, seguito da Eni, con il 9,1%.
I dati per i clienti domestici
Per quanto riguarda i mercati regolati per i clienti domestici, invece, risulta che:
- 5,6 milioni di clienti sono ancora in Maggior Tutela
- 1,7 milioni di clienti sono passati al Servizio a Tutele Graduali
- 23,2 milioni di clienti sono nel Mercato Libero (in crescita rispetto ai 21,4 milioni dello scorso anno
I cambi fornitore
Crescono anche i cambi di fornitore: nel corso del 2024, infatti, il 23,8% dei clienti domestici ha cambiato fornitore almeno una volta nel corso dell’anno. Il numero di “switch” è cresciuto del 2,3%. Da segnalare che quasi il 55% dei clienti ha scelto un contratto a prezzo fisso. Per quanto riguarda il prezzo medio pagato, invece, si registra un dato pari a 237,18 €/MWh, in calo di 23 €/MWh rispetto allo scorso anno.
Gas: lo stato del mercato nel 2024
Per quanto riguarda il gas naturale, invece, nel 2024 si è registrata una leggera crescita dei consumi (pari a 0,3 miliardi di metri cubi) per un totale di 61,8 miliardi di metri cubi mentre la produzione nazionale si ferma a 2.600 milioni di metri cubi, in calo del 4,1%. Più del 95% del gas disponibile in Italia è arrivato dall’estero.
La media annua del prezzo del gas all’ingrosso è stata pari a:
- 34,4 €/MWh per il TTF olandese
- 36,7 €/MWh per il PSV italiano
Lo spread tra TTF e PSV è stato di 2,3 €/MWh.
Per quanto riguarda il mercato, invece, nel corso del 2024 c’è stata la fine del servizio tutelato. I primi tre gruppi (Edison, Eni e Enel) controllano più del 38% del mercato. Per i clienti domestici, la percentuale di switching è stata superiore al 18%.
Il prezzo medio del gas naturale, comprensivo di oneri e imposte, per i clienti domestici è cresciuto del 15,1% arrivando fino a 13,1 c€/kWh. Da segnalare che i consumatori hanno pagato tariffe superiori alla media UE del 5,3%.
Per i clienti non domestici si registra, invece, un prezzo medio pari a 6,75 c€/kWh. Si tratta di un netto calo (-18%) rispetto al valore dell’anno precedente. Il dato è inferiore alla media dell’area euro (6,93 c€/kWh).
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Meno famiglie accedono al Bonus sociale
Per via di una rimodulazione dei requisiti di accesso, con il ritorno alle caratteristiche ordinarie del bonus e la fine delle misure di sostegno legate alla crisi energetica, nel corso del 2024 si è registrato un netto calo del numero di famiglie che hanno potuto sfruttare il Bonus sociale. Rispetto al 2023, infatti, si è registrato un calo del 40,5%. In totale, le agevolazioni sono state erogate a 4,5 milioni di famiglie, con 2,8 milioni di bonus per la luce e 1,7 milioni per il gas. L'importo complessivo erogato è stato di 360 milioni di euro per i bonus elettrici e 93 milioni di euro per i bonus gas.
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