Ai giovani piace il mercato libero dell’energia
L’81 per cento di chi firma un contratto del libero mercato dell’energia ha tra i 18 e i 29 anni. Sono più conservatori i consumatori maturi, tanto che la scelta di non cambiare restando nel regime di tutela è direttamente proporzionale all’età. A rilevarlo una ricerca condotta da Arera.

Una tariffa della luce o del gas del libero mercato presenta non pochi vantaggi rispetto a una del servizio di maggior tutela, ma la condizione è che si scelga quella giusta in termini di rapporto prezzo/servizio per ogni diverso profilo di utente.
Tuttavia sembrerebbe che a usufruirne ci siano per adesso prevalentemente utenti più giovani: l’81% di chi firma un contratto del libero mercato dell’energia ha tra i 18 e i 29 anni. Buona parte di questi cambia gestore nel libero mercato e dunque ha già in precedenza effettuato il passaggio.
Sono più conservatori i consumatori maturi, tanto che la scelta di non cambiare restando nel regime di tutela è direttamente proporzionale all’età. A rilevarlo è una ricerca condotta da Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, dal titolo “Rapporto di monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas”.
Chi cambia fornitore dell’energia e perché
Secondo le indagini di Arera, il 59,1% degli utenti domestici sostengono di star bene con l’attuale fornitore, mentre il 13,8% teme di incorrere in esperienze negative con altri operatori; allo stesso tempo, il 12,8% è convinto di non trarre vantaggio dal passaggio a un nuovo fornitore e l’11,8% si dice restio per l’incertezza dei prezzi nel mercato libero.
L’Autority ha anche analizzato le scelte degli utenti nel periodo luglio 2020 – marzo 2021 per scoprire che non si sceglie sempre secondo il criterio della convenienza. A determinare le preferenze degli utenti domestici ci sarebbero infatti i call center nel 42,9% dei casi e gli agenti di vendita nel 12,8%.
Il passaggio al libero mercato dell’energia ha come molla fondamentale l’esigenza di risparmiare e tagliare i costi della bolletta. Scegliendo una tariffa del mercato libero si può "contrattare" il prezzo dell’energia e avere un costo fisso per uno, due, a volte tre anni. Gli operatori più giovani e smart sono infatti sempre più focalizzati su un’offerta basata sui principi della chiarezza, senza riservare brutte sorprese in bolletta.
A fare la differenza oggi c’è proprio la capacità da parte delle compagnie energetiche di garantire tariffe trasparenti e consumi sempre visibili per l’utente, con anche una consulenza e strumenti che consentono di verificare in ogni momento quanto si sta consumando e come, e in conseguenza a questo, consigli per arrivare a evitare ogni spreco.
I perché dei ritardi del passaggio al libero mercato
Quella del passaggio obbligatorio al libero mercato dell’energia sembra una storia infinita, che quando arriva al compimento con una data stabilita finisce sempre per trovare l’ostacolo da parte della stessa Autority, che esprime dubbi circa la presenza di condizioni tali da garantire una transazione sicura per i consumatori verso il nuovo mercato.
Di recente il presidente Stefano Besseghini ha dichiarato che "senza adeguate misure il passaggio rischierebbe di portare a risultati scarsamente concorrenziali, inidonei a incidere sull'attuale livello di concentrazione e, nella peggiore delle ipotesi, a penalizzare le fasce più vulnerabili dei clienti, che potrebbero non cogliere gli eventuali vantaggi del libero mercato".
È dunque necessario tutelare i clienti, mentre non basta il bonus sociale concesso agli utenti del servizio di maggior tutela che versano in condizioni di difficoltà economica.
Le nuove più stringenti regole di Arera
A questo scopo, Arera ha recentemente dato nuove disposizioni in materia di vendita, inserendole nel Codice di condotta commerciale entrato in vigore dal primo luglio 2021, in sostanza una serie di modifiche che introducono obblighi per i venditori di luce e gas al fine di garantire una maggiore trasparenza e tutela di famiglie e piccole imprese alle quali viene proposto un contratto di fornitura, utenti dei punti di prelievo o di riconsegna alimentati in bassa tensione (fino a 1000 V) e di consumo di gas naturale non superiori a 200.000 Smc/anno.
L’utilità di consultare il miglior comparatore
Il principio da cui bisognerebbe partire è che non ci sono tariffe più convenienti: ognuno dovrebbe valutare i propri consumi insieme alle abitudini quotidiane e trovare così la migliore tariffa luce o gas. Servirsi di un comparatore è la maniera più trasparente, semplice ed economica per ricevere una consulenza, perché il sistema mette insieme i dati e trova la tariffa più economica del web.
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