logo segugio.it
Parla con noi 02 5005 3003 lun-ven: 9-21 | sab: 9-18

5G in aree non urbane: le soluzioni per avere una maggiore copertura

Per portare le connessioni veloci in 5G nelle aree bianche, cioè le zone urbane e a rischio di fallimento di mercato, servono investimenti ingenti. Vediamo allora quali sono le ultime iniziative previste, finanziate in primo luogo con i fondi del PNRR.

A cura di: Francesco Ursino
A cura di: Esperto di mercati energetici e telefonia
Laureato in Economia Aziendale e Marketing, scrive contenuti per il web, contribuendo alla crescita di aziende e realtà editoriali di tutta Italia. Collabora con Segugio.it dal 2019.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 27/10/2025
cavi internet per connettersi e icone attività
Vediamo in che modo è possibile aumentare la copertura 5G delle aree bianche.

In tema di connessioni veloci, la situazione del nostro Paese propone alcune contraddizioni. Da un lato, infatti, il 5G italiano è quinto in Europa per copertura; dall’altro, se si interpretano bene i dati, si scopre che la porzione di rete realmente 5G (priva cioè di porzioni ibride in 4G) è ancora poca. Le aree rurali, poi, sono un capitolo a parte, e meritano tutta l’attenzione degli operatori del settore.

Confronta le offerte gas e risparmia Fai subito un preventivo

Gli ostacoli alla copertura delle aree bianche in Italia

Con la dicitura “aree bianche” si identificano le porzioni di territorio a bassa densità di popolazione, generalmente rurali o remote, prive di infrastrutture di connessione in banda larga e nelle quali alcun operatore privato ha previsto investimenti. A questo proposito, va segnalato quanto riportato dall’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano, secondo il quale gli investimenti nel 5G industriale (reti private, dedicate, applicazioni specifiche) rimangono assai modesti. Nel 2024, la spesa stimata è stata di 14,5 milioni di euro, in crescita del 70% rispetto al 2023, ma comunque ancora piuttosto contenuta.

Difatti, queste zone costituiscono un serio problema alla digitalizzazione del paese, visto che molte gare per la copertura 5G risultano sottofinanziate, o non attraggono le TELCO che invece dovrebbero essere protagoniste. Scendendo su un piano più tecnico, se si va a guardare l’indice di copertura Vhcn (Very high capacity networks – ovvero fibra ultraveloce + 5G ad alte prestazioni), la media delle aree bianche è del 37%, contro il 56% europeo.

Confronta le offerte di telefonia mobile e risparmia Fai subito un preventivo

Gli ostacoli per le aziende

Per le attività commerciali, uno dei problemi primari da affrontare riguarda la creazione di reti private che consentano di avere un controllo diretto su parametri essenziali come latenza, sicurezza, affidabilità e suddivisione del traffico. Gli ostacoli che impediscono l'implementazione di questi network sono di vario tipo:

  • lo scarso ritorno economico sugli investimenti;
  • la concorrenza di altre tecnologie (4G, FWA, fibra ottica);
  • il contesto normativo, particolarmente frammentato.

Specie dove la densità produttiva è bassa, le imprese faticano a giustificare questo tipo di investimento, rallentando di conseguenza la crescita delle reti di telecomunicazione.

PNRR e istituzioni, i rimedi contro la crisi

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono inclusi diversi investimenti relativi a infrastrutture, banda ultralarga e reti mobili. Anche grazie a questi fondi, negli ultimi mesi è stato possibile dare il via a iniziative che puntano a ridurre il digital divide nel nostro Paese:

  • il Piano Italia 5G, a febbraio 2025, risulta completato al 66%, con il collegamento in fibra di circa 9.500 stazioni radio base;
  • il Piano Italia 1 Giga punta a portare la connettività veloce nelle aree bianche che non risultano attraenti per il mercato, nonostante alcuni ritardi emersi nei mesi scorsi.

In aggiunta, sono previste gare pubbliche per la copertura 5G delle aree bianche, sebbene per ora i bandi siano andati deserti o abbiano subito ritardi. Non tutti gli operatori, però, sembrano disinteressati al tema: TIM, tra gli altri, ha vinto diversi lotti dei bandi “Italia 1 Giga” e “5G Backhaul”, relativi a investimenti su migliaia di siti nelle zone a fallimento di mercato.

Se vuoi monitorare la velocità attuale della tua connessione internet, sfrutta lo Speed Test di Segugio.it. E per cercare tariffe più convenienti, dai pure uno sguardo alle migliori offerte internet e telefonia delle nostre aziende partner.

Confronta le offerte internet e telefonia e risparmia

Logo Vodafone
Vodafone Vodafone Casa Start
€ 27,95  al mese con SEGUGIO.IT
Scopri offerta
Logo Fastweb
Fastweb Fastweb Casa FWA
€ 24,95  al mese con SEGUGIO.IT
Scopri offerta
Logo Sky WiFi
Sky WiFi Sky Wifi
€ 25,90  dal 1° al 12° mese con SEGUGIO.IT
Scopri offerta
Simulazione effettuata in data 30/10/2025 nel comune di Milano (MI). Scopri come calcoliamo le offerte e le quote di mercato confrontate.

Leggi le nostre Linee guida Editoriali

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 0 su 5 (basata su 0 voti)

Parole chiave

fibra ottica

Articoli correlati

Le migliori offerte fibra ottica di ottobre 2025
09 ottobre 2025 Le migliori offerte fibra ottica di ottobre 2025

Oggi la fibra migliore in Italia è quella offerta dalla tecnologia FTTH. Questa opzione permette di raggiungere una velocità fino a 1 Gigabit. Nella prima metà dell'anno le linee attive gestite da FiberCop, azienda impegnata nel processo di digitalizzazione del Paese, sono pari a 14.144 milioni.

Fibra ottica in Italia: 13,2 milioni di case in FTTH
10 settembre 2025 Fibra ottica in Italia: 13,2 milioni di case in FTTH

I dati diffusi da FiberCop per la prima metà del 2025 vedono un incremento delle linee in fibra ottica FTTH sul territorio italiano, con sempre più edifici allacciati. Aumenta inoltre il tasso di attivazione, segno che lo switch off della rete in rame è ormai una realtà.

Le migliori offerte fibra ottica a settembre 2025
02 settembre 2025 Le migliori offerte fibra ottica a settembre 2025

Gli accessi FTTH continuano a crescere su base trimestrale di oltre 310mila unità e di 1,24 milioni su base annua. Importanti passi in avanti si registrano rispetto al passato: se si guarda a dicembre 2021, l’incremento è infatti superiore ai 4 milioni di linee.

Scopri come funziona il servizio: ordinamento tariffe, calcolo risparmio, i nostri partner.