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Disdetta contratto adsl e fibra: come evitare penali

Attualmente le soluzioni in ambito Adsl e Fibra sono numerosissime e molto competitive. Capita pertanto di chiedersi se valga la pena passare ad una nuova offerta, per risparmiare o beneficiare di un servizio potenzialmente migliore. Vediamo insieme gli aspetti da valutare.

A cura di: Alessia De Falco
A cura di: Researcher and Consultant
Tempo di lettura 3 minuti
Pubblicato il 02/08/2018
computer
Come cambiare gestore senza penali

Attualmente le soluzioni in ambito Adsl e Fibra sono numerosissime e molto competitive. Capita pertanto di chiedersi se valga la pena passare ad una nuova offerta, per risparmiare o beneficiare di un servizio potenzialmente migliore.

Spesso la principale ragione per cui un utente desiste dal cambiare provider è il timore di incappare in sanzioni o accollarsi costi per un’eventuale disdetta: per questo, prima di procedere, è sempre opportuno informarsi al meglio e, soprattutto, leggere attentamente le condizioni previste dal contratto sottoscritto.

Fatta questa premessa banale, ma doverosa, oggi vogliamo parlarvi delle procedure per disdire un contratto Adsl, facendo anche riferimento alla nostra guida Contratto ADSL: come attivare, cambiare e disdire il contratto.

Costi di disdetta: cosa dice l’Authority

Le indagini dell’Authority hanno evidenziato un quadro non propriamente idilliaco per quanto concerne i costi di recesso e disdetta. Pare infatti che sia prassi diffusa per le compagnie telefoniche l’addebito di costi di recesso e disdetta non proporzionali al valore del contratto e, in alcuni casi, addirittura in contrasto con le norme vigenti.

L’Agcom fa riferimento in particolar modo ai costi addebitati per il recesso base, per la disdetta con promozioni in corso e per i casi in cui il cliente deve ancora pagare delle rate residue per l’acquisto di prodotti o servizi collegati al contratto.

Secondo l’Autorità, i gestori sono poco trasparenti sulle condizioni di fine rapporto e adottano costi fissi e penali per la restituzione degli sconti, addebitando in un’unica soluzione le rate ancora non pagate.

Proprio per scongiurare questa eventualità non propriamente piacevole per il consumatore, l’Agcom ha avviato un tavolo di lavoro con le diverse compagnie, con l’obiettivo, a fine estate, di arrivare alla formulazione di nuove regole in materia di disdetta e recesso dai contratti telefonici.

Adsl e Fibra: un po’ di chiarezza su disdetta e recesso anticipato

In attesa di conoscere quali saranno gli aggiornamenti previsti dall’Autorità, facciamo chiarezza sulle prassi in essere per cambiare operatore. In estrema sintesi, ci troviamo davanti a tre opzioni: la disdetta, il recesso anticipato e la migrazione ad altro operatore.

La disdetta, di cui abbiamo ampiamente parlato nella news "Adsl: come chiedere la disdetta", avviene quando l’utente decide di non rinnovare il contratto con il proprio gestore, una volta giunto a scadenza. Solitamente un contratto per la linea telefonica e l’Adsl può avere una durata tra i 24 e i 48 mesi.

Alla scadenza si ha facoltà di chiudere il rapporto in qualsiasi momento e senza penali per disdetta: gli eventuali costi da sostenere riguardano la gestione della pratica, in particolare se si opta per la chiusura della linea.

Il recesso anticipato può essere effettuato in qualsiasi momento prima della scadenza contrattuale. In questo caso tuttavia, il gestore talvolta addebita in un’unica soluzione tutti gli sconti fruiti dall’utente. Questa prassi è contraria a quanto previsto dalla Legge Bersani, che prevede l'abolizione delle penali per recesso anticipato. Per evitare inconvenienti è sempre opportuno verificare quanto previsto dalle condizioni contrattuali al momento della sottoscrizione di un’offerta.

Come avviene la migrazione ad un nuovo gestore

La migrazione è il passaggio dal vecchio al nuovo gestore e di solito è una procedura seguita direttamente dall’azienda che acquistisce il cliente. La migrazione può seguire sia la disdetta che recesso anticipato nei confronti del vecchio fornitore, con le stesse conseguenze spiegate in precedenza.

Ogni contratto ha un codice di migrazione, volto a semplificare la raccolta dei dati relativi al cliente e lo scambio delle informazioni tecniche tra i due operatori. Solitamente è possibile trovare il proprio codice di migrazione:

  • su ogni bolletta;
  • nell’area clienti online del vecchio operatore;
  • rivolgendosi al call center del vecchio operatore.

Quando un cliente decide di cambiare operatore e aderire all’offerta commerciale di un altro, dovrà comunicare al nuovo provider il proprio codice di migrazione. Il processo di migrazione è di circa 30 giorni ed i costi si aggirano tra i 40 e i 60 euro. L’Agcom prevede che gli operatori possano imporre quei costi oggettivamente sostenuti solamente per la disattivazione del servizio adsl.

Comparare le offerte per scegliere al meglio

Cambiare operatore è una grande possibilità per i consumatori, dato che sovente permette di risparmiare anche parecchi euro ogni anno. In questo senso, uno dei modi più semplici per analizzare le offerte ed individuare quella più adatta alle proprie esigenze è la comparazione online, su strumenti come Segugio.it.

Facciamo un esempio all’11 luglio, ipotizzando di voler attivare un contratto a Milano, per una linea con velocità 100 Mb, chiamate illimitate e pagamento RID/Sepa o carta di credito.

In promozione per l’estate troviamo l’offerta fibra di Fastweb, con prezzo scontato a 24,95 euro per i primi 12 mesi invece di 29,95 euro e Amazon Prime o un altro servizio digital in regalo per 1 anno.

Un’ottima alternativa è l’offerta Wind Fibra 1000 di Wind, con prezzo bloccato a 24,90 euro al mese e modem incluso, attivazione gratuita, Sim dati inclusa con 100 GIGA al mese e internet illimitato fino a 1000 Mb.

Infine segnaliamo 3Fiber Plus Fibra 1000 di Tre, al costo di 24,90 euro al mese, con chiamate verso fissi e mobili incluse Internet illimitato fino a 1000 Mb, Giga illimitati sulla SIM mobile, 3 mesi di Netflix inclusi. L’offerta è in promozione fino al 16 luglio.

Leggi le nostre Linee guida Editoriali

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