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Contratti luce e gas: come comunicare il cambio di residenza al fornitore

Quando si cambia casa, uno dei principali problemi è legato alla gestione delle utenze luce e gas. A differenza dei contratti come la linea telefonica o la connessione Internet, il contratto di fornitura elettrica o gas è vincolato all’immobile in cui viene erogato il servizio.

A cura di: Alessia De Falco
A cura di: Researcher and Consultant
Tempo di lettura 3 minuti
Pubblicato il 12/06/2018
lampadine accese
Voltura e subentro quando si cambia casa

Quando si cambia casa, uno dei principali problemi è legato alla gestione delle utenze luce e gas. A differenza dei contratti come la linea telefonica o la connessione Internet, il contratto di fornitura elettrica o gas è vincolato al contatore e, di conseguenza, all’immobile in cui viene erogato il servizio.

In pratica, quando traslochiamo, luce e gas non traslocano con noi. In questi casi solitamente si procede alla voltura o al subentro del contratto, due operazioni che consentono di effettuare il cambio di intestatario di una determinata fornitura. 

Che cos’è una voltura e quanto costa

Come si legge nella guida dedicata del sito Segugio.it, la voltura è il passaggio di fornitura di elettricità da un cliente ad un nuovo titolare del contratto, senza che il servizio venga interrotto. Per farlo, occorre presentare richiesta al venditore coinvolto. 

I costi della voltura vengono fissati dall’Autorità per il regime di maggior tutela (destinato però ad andare in pensione nel 2019, come spiegato nella news "Servizio elettrico: la migrazione al libero mercato è già iniziata?"). Attualmente, a titolo informativo, i costi ammontano a:

  • 26,13 euro per oneri amministrativi
  • 23 euro contributo fisso
  • 16 euro imposta di bollo
  • Deposito cauzionale
  • IVA (al 22 %)

In futuro, a partire dal giugno 2019, il regime di maggior tutela verrà sostituito interamente dal mercato libero, nel quale il costo della voltura conterrà un eventuale contributo fisso di 26,13 euro per oneri amministrativi e una quota di servizio determinata dal fornitore (tra 20 e 60 euro). Inoltre, coma già attualmente accade, è previsto un deposito cauzionale e l’IVA al 22%.

Che cosa vuol dire fare un subentro

Sempre riprendendo la nostra guida, il subentro avviene invece quando un cliente chiede la cessazione di un contratto (con disattivazione del contatore) e in seguito un nuovo utente chiede la riattivazione della fornitura presso il medesimo contatore.  Anche in questo caso, i costi differiscono a seconda che si operi nel mercato di maggior tutela o in quello libero:

  • Per il servizio di maggior tutela, il cliente dovrà corrispondere 27,52 euro per gli oneri amministrativi, 23 euro di contributo fisso, 16 euro per l’imposta di bollo sul nuovo contratto ed eventuale contributo stabilito dal distributore locale.

  • Nel mercato libero, i costi ammontano a 27,59 euro per gli oneri amministrativi, ai quali si sommano eventuali costi per la prestazione commerciale a seconda del contratto sottoscritto dall’utente con il venditore.

Quando si sposta la residenza, è invece possibile chiedere una variazione tariffaria, passando da un contratto per non residenti ad un contratto per residenti, o viceversa. 

Come attivare il contratto di luce e gas della nuova casa?

Risolti i problemi legati all’immobile vecchio, attraverso voltura o subentro, passiamo al trasloco: la prima cosa da capire è se i contattori nella nuova casa sono presenti e attivi. 

In linea generale, possiamo trovarci di fronte ad alcune macro casistiche:

  • Il contatore non è presente, magari perché la casa non è mai stata abitata. In questo caso bisogna provvedere all’allacciamento che, nei casi più semplici, è fattibile in un mese circa.

  • Il contatore è presente, ma non attivo: accade spesso nelle nuove abitazioni, in cui il contatore è stato posato, ma non messo in funzione. Anche in questo caso il problema è facilmente risolvibile: occorre contattare una società luce e gas per attivare il contratto, magari individuandola attraverso la comparazione online.

  • Il contatore è presente e attivo: in questo caso bisognerà effettuare la voltura, ovvero un cambio d'intestatario. Come già anticipato più sopra, andrà contattato il fornitore scelto dal precedente inquilino con i dati di entrambe le persone e quelli dell'utenza (indirizzo e numero cliente o POD) da migrare.

E’ più conveniente mantenere lo stesso fornitore o cambiarlo?

Sicuramente non esiste una risposta univoca a questa domanda. Quel che è certo è che, per scegliere, è sempre opportuno informarsi adeguatamente, ricordando che il cambio di fornitore, se il contatore è attivo, è gratuito e senza interruzione del servizio.

In ogni caso, Segugio.it vi permette di confrontare alcune tra le società leader nel settore tariffe, individuando l’offerta più indicata alle vostre esigenze.

Solo per fare un esempio, ipotizziamo di richiedere un preventivo, al 17 maggio, per l’attivazione di un contratto luce per una potenza impiegata di 3 kW e utilizzo prevalentemente serale e nei festivi. 

La soluzione al momento più conveniente è Energia 3.0 Light di Engie, con costo mensile di 54,05 euro, bloccato per 24 mesi. Si tratta di una tariffa bioraria che prevede bolletta e pagamenti online e adesione al programma fedeltà VinciEnergia, L’offerta è valida fino al 9 luglio 2018.

Leggi le nostre Linee guida Editoriali

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Parole chiave

subentro mercato libero engie

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