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Attivare/cambiare il contratto di fornitura di energia elettrica

Il processo che porta ad attivare o cambiare la fornitura di energia elettrica prevede fasi ben precise. Ecco quali sono i momenti principali dell'iter grazie al quale è possibile scegliere la tariffa più adatta alle proprie esigenze.

termini e condizioni contratto
Le fasi necessarie per attivare un contratto di energia elettrica

Attivare e cambiare il contratto di fornitura di energia elettrica è un processo standardizzato. L’iter prevede fasi precise come la scelta dell’offerta, l’invio della documentazione e l’attesa per l’effettiva messa in opera dell’utenza.

Di seguito verrà quindi approfondito il procedimento che porta alla sottoscrizione di un nuovo contratto, così da agire in maniera informata e consapevole.

Come scegliere una nuova offerta luce da sottoscrivere?

Quando si vuole attivare o cambiare una fornitura, il primo passo da compiere riguarda l'individuazione dell'offerta più vicina alle proprie necessità. Grazie al mercato libero è possibile avere a disposizione un gran numero di tariffe proposte da aziende differenti. Come effettuare una scelta corretta, allora?

Ci sono diversi modi per decidere quale tariffa attivare. Il confronto delle migliori offerte luce di Segugio.it propone una panoramica completa delle alternative più interessanti del momento, con tutti i dettagli che servono. Se ci si basa sul prezzo, ad esempio, è bene sapere che le opzioni disponibili sono due:

  • offerte a costo fisso - queste soluzioni vedono un canone mensile bloccato per un determinato periodo di tempo, generalmente 12 o 24 mesi a partire dalla sottoscrizione;
  • offerte a prezzo variabile - le alternative di questo tipo propongono un costo mensile che varia a seconda delle oscillazioni del prezzo all'ingrosso della luce, ovvero il Prezzo Unico Nazionale (PUN). Per conoscere il dato attuale, è disponibile lo speciale sul costo del PUN oggi.

È importante però non basare il proprio giudizio solo sul costo mensile. Le offerte del mercato libero possono differenziarsi anche per tutta una serie di elementi come:

  • programmi fedeltà;
  • bonus;
  • vantaggi esclusivi.

Per questo motivo, è bene valutare nel complesso le differenti tariffe, oggi più che mai differenziate e capaci di indirizzarsi a vari segmenti di pubblico.

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Gli obblighi informativi dei fornitori per il contratto energia

All’utente che sta cercando un nuovo fornitore di energia elettrica devono essere sempre fornite tutte le informazioni necessarie, e cioè:

  • identificazione dell’impresa di vendita e modalità di contatto;
  • condizioni contrattuali dettagliate dell’offerta;
  • tempi e costi di gestione della pratica di cambio fornitore;
  • scheda di confrontabilità della spesa e nota informativa.

Pertanto, il cliente deve essere messo a conoscenza di quali sono la durata e la validità del contratto che la società gli sta offrendo, le relative condizioni e le modalità con cui aderire a tale offerta.

Oltre a ciò, è fondamentale per la tutela del consumatore che il prezzo e le eventuali promozioni dell’offerta siano ben chiare e dettagliate, comprese possibili variazioni nel tempo o spese e garanzie a proprio carico. Altre informazioni che non possono mancare prima della sottoscrizione del contratto riguardano:

  • modalità di conteggio dei consumi (fasce orarie);
  • metodi di pagamento ammessi e le tempistiche degli stessi;
  • condizioni di recesso e di ripensamento;
  • eventuali morosità e le casistiche per le quali sono previste;
  • informazioni per reclami e segnalazioni;
  • diritti del consumatore.

L’avvio del processo di sottoscrizione della fornitura luce

Dopo aver identificato la tariffa luce più adatta, è necessario dare inizio al processo di sottoscrizione. In linea generale, si può procedere in differenti modi:

  • presso gli sportelli assistenza fisici del fornitore (se disponibili);
  • tramite gli operatori del call center;
  • attraverso il sito internet della società.

L’ultima opzione risulta spesso quella più comoda, perché dà modo di portare avanti la procedura nel momento giudicato più opportuno, e soprattutto permette di inviare i documenti richiesti via internet, senza dover stampare modellini e inviarli via posta.
A questo proposito, i dettagli necessari all’avvio della fornitura sono:

  • dati dell’intestatario dell’utenza: codice fiscale, carta d'identità, telefono, indirizzo email valido;
  • indirizzo di residenza;
  • indirizzo della fornitura;
  • indirizzo per il recapito delle fatture;
  • Codice POD (è presente nella prima pagina delle bollette luce);
  • Codice IBAN (per pagare tramite addebito diretto su conto corrente).

La modalità di sottoscrizione del contratto online, telefonicamente o tramite vendita porta a porta, prevede il diritto di ripensamento. Il cliente, nello specifico, potrà comunicare entro 14 giorni dalla consegna della proposta contrattuale la decisione di rinunciare al contratto col nuovo venditore e svincolarsi così dall’impegno preso.

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Cosa deve essere incluso nel contratto di vendita dell’energia elettrica?

A seconda della modalità di attivazione scelta, il contratto di energia elettrica potrà essere cartaceo o in formato elettronico. In qualsiasi caso, il documento deve contenere obbligatoriamente generalità, indirizzo di fornitore e cliente ma non solo.

Ecco alcuni degli elementi che non devono mai mancare:

  • tipologia di utenza, domestica o non domestica. Nel primo caso, deve essere specificato se l’abitazione coinvolta è una prima casa o no;
  • data d’inizio del servizio;
  • durata del contratto;
  • modalità di rinnovo;
  • costo della fornitura e possibili variazioni nel tempo;
  • costi per prestazioni aggiuntive a carico del cliente;
  • eventuale deposito cauzionale, richiesto per tutelare il fornitore in caso di mancati pagamenti; non viene richiesto se si sceglie il pagamento tramite domiciliazione bancaria;
  • modalità e tempistiche di fatturazione;
  • metodologia adottata per la stima dei consumi;
  • Modalità e termini per il saldo delle bollette;
  • riferimenti da utilizzare in caso di reclami e controversie.

Quanto tempo serve per cambiare fornitore luce?

Le tempistiche necessarie per l’attivazione del contratto luce cambiano a seconda della tipologia di operazione di effettuare. Ecco i casi più comuni.

Voltura, modifica dell’intestatario del contratto luce attivo

Se il contatore è già attivo e deve essere solo modificato l'intestatario del contratto, è sufficiente procedere con la voltura. Questi i dettagli essenziali da conoscere:

  • il costo è pari a 48,88 euro + IVA;
  • l’operazione viene generalmente portata a termine entro sette giorni lavorativi dalla richiesta.

Subentro, riattivazione di un contatore dell’energia elettrica staccato

Nel momento in cui il contatore è staccato (generalmente dall’inquilino precedente) e va riattivato, si procede con il subentro. Ecco i riferimenti più importanti:

  • il costo è pari a 48,88 euro + IVA;
  • l’operazione viene generalmente portata a termine entro sette giorni lavorativi dalla richiesta (termine che arriva a 12 giorni per le forniture gas).

Prima attivazione, attivazione del contratto sul nuovo contatore

Se il contatore è stato installato ma non è mai stato attivato, si deve procedere con la prima attivazione. Le informazioni da conoscere sono le seguenti:

  • il costo è pari a 25,86 euro + IVA, a cui si aggiunge un contributo che cambia a seconda del fornitore;
  • l’operazione viene generalmente portata a termine entro sette giorni lavorativi dalla richiesta.
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Difendersi dalle truffe: gestire contratti luce non richiesti

Con l’introduzione del mercato libero dell’energia elettrica è nato un possibile fenomeno di attivazione di contratti non richiesti, a danno dei consumatori ma anche dei venditori stessi. Questo sistema di vendita non richiesta si avvale di tecniche commerciali poco trasparenti praticate da una minoranza di operatori. Si tratta di soggetti che non sono legati direttamente alle società fornitrici, ma che operano per conto di imprese private. Per questo motivo, per la propria tutela, il consumatore deve sapere come comportarsi di fronte a situazioni sgradevoli di questo tipo.

Ecco allora alcuni consigli per evitare di cadere vittime di queste truffe:

  • diffidare di chi non dichiara esplicitamente per quale società opera, o non fornisce i dettagli necessari usando un comportamento omissivo;
  • informarsi sempre della veridicità delle proposte che vengono sottoposte, magari visitando il sito internet dell’azienda venditrice in questione, o chiamando il call center;
  • chiarire ogni dubbio riguardo alle spese previste dal contratto;
  • in caso di sottoscrizione del contratto fuori dagli uffici commerciali della società, si può esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni, annullando l’impegno con il venditore;
  • leggere sempre cosa si sta firmando, anche se viene detto di non essere un documento vincolante;
  • non fornire i propri dati anagrafici, codice cliente e codice POD del servizio di fornitura se non si ha intenzione di cambiare fornitore. Sono necessari solamente questi dati a un venditore scorretto per attribuire un contratto non richiesto;
  • se si riceve una chiamata di conferma per un contratto non richiesto, non procedere. In questo modo ci si potrà a svincolare dall’impegno con il venditore non richiesto.

Ultimo aggiornamento dicembre 2023

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