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Teleriscaldamento: significato

Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento generata da differenti fonti a basso impatto ambientale che può portare a una riduzione importante degli sprechi. Ecco tutti gli altri dettagli utili.

termosifone e salvadanaio
Cos'è il teleriscaldamento e come funziona

Con il termine teleriscaldamento si identifica una forma di riscaldamento capace di assicurare una riduzione degli sprechi e, di conseguenza, un minor impatto ambientale. Si tratta, pertanto, di un sistema di produzione e trasporto del calore a distanza, che può essere utilizzato per climatizzare gli edifici e produrre acqua calda sanitaria.

Il termine non è da riferire a un determinato sistema di creazione di energia, ma a un sistema integrato di produzione e distribuzione di calore, che pertanto può essere generato da differenti fonti, sia rinnovabili che non rinnovabili.

Con il teleriscaldamento, la generazione di energia è il prodotto di una sola centrale di cogenerazione, posta a distanza dagli edifici interessati. Il calore, però, può essere prodotto anche da sistemi a pompa di calore, impianti solari o termici. Il fatto che ci sia bisogno di una sola unità centrale di generazione del calore rende superflua l'installazione di caldaie in ogni edificio interessato, con un notevole risparmio economico. Tutto ciò, inoltre, porta a una riduzione delle emissioni di CO2 e altri materiali inquinanti.

Tra gli altri vantaggi derivanti dal teleriscaldamento, si trovano:

  • Assenza di combustione all’interno degli edifici,
  • Eliminazione del rischio di fughe di gas, scoppi e incendi,
  • Eliminazione delle spese di acquisto e manutenzione della caldaia,
  • Eliminazione dei costi di pulizia delle canne fumarie.

Il meccanismo del teleriscaldamento prevede il trasporto di acqua in tubazioni preisolate fino agli edifici allacciati. Giunta a destinazione, grazie all’azione di sotto-centrali, l’acqua cede il calore all’impianto dell’abitazione interessata, riscaldando così gli ambienti e l’acqua a sua volta utilizzata per scopi sanitari. Dopo aver ceduto il calore, l’acqua utilizzata nel processo di teleriscaldamento ritorna in centrale, dove sarà riportata nuovamente alla massima temperatura, per ricominciare il ciclo appena descritto.

Numerose regioni italiane, dall’Alto Adige all’Emilia-Romagna, impiegano già questa forma di generazione di calore. Il teleriscaldamento si rivolge soprattutto a utenze collegate da riscaldamento centralizzato, come i condomini, e in generale a edifici ristrutturati o di recente costruzione.

Ultimo aggiornamento settembre 2022

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