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Classe energetica: significato

La classe energetica identifica le prestazioni energetiche e il grado di efficienza di un edificio. La valutazione viene effettuata sulla base di particolari parametri, che decretano, anche se sia necessario attuare degli interventi.

casetta verde e classi energetiche
Come si determina una classe energetica?

La classe energetica identifica il livello delle prestazioni energetiche degli edifici. Ogni classe, pertanto, è legata ad un determinato grado di efficienza. La valutazione viene effettuata sulla base di parametri strutturali e funzionali, al fine di determinare l’utilizzo di energia elettrica. Una volta noto il livello di consumo, è possibile stabilire interventi in grado di:

  • Migliorare il rendimento energetico degli edifici,
  • Diminuire l’utilizzo delle risorse naturali,
  • Contenere le emissioni responsabili dell’alterazione del clima.

Il documento che certifica la classe energetica di un immobile è chiamato Attestazione di prestazione energetica (APE). L’atto in questione viene redatto secondo le modalità stabilite dal Decreto Ministeriale del 26 giugno 2009.

Il documento che stabilisce la classe energetica di un edificio viene redatto dal certificatore energetico. Il tecnico analizza l’immobile tenendo conto delle sue caratteristiche tecniche, così come delle tipologie di impianto di riscaldamento, della zona climatica, dell’esposizione delle facciate, e di qualsiasi altro fattore che può influire sull’utilizzo di energia. Considerando la presenza di numerosi parametri, i criteri di assegnazione delle classi possono variare di regione in regione.

L’introduzione delle classi energetiche è stata diretta conseguenza del D. Lgs. 192/05, seguito dal DM 165/15. Le due fonti in questione identificano il concetto di certificazione energetica degli edifici, con la conseguente determinazione di dieci classi. Queste sono suddivise in base alle lettere dell’alfabeto, in una scala che parte dalla classe migliore, la A4, e termina con la peggiore, la G.

A ogni classe corrisponde un valore massimo e minimo di EP, noto come indice di prestazione energetica. Si tratta di un parametro che valuta l’efficienza dell’edificio considerando l’energia richiesta per la climatizzazione continua. Il dato è relativo alla superficie utile o al volume lordo dell’immobile (nel caso di edifici non residenziali). A seconda della classe, infine, viene attribuito un punteggio in ordine crescente. La classe A4, allora, presenta il valore 10, mentre la classe G è associata al valore 1.

Uno dei modi per migliorare la classe energetica del proprio edificio è installare pannelli fotovoltaici e affidarsi alle energie rinnovabili. Maggiori informazioni sui vantaggi delle fonti di energie alternative sono presenti nell’articolo: “Energie rinnovabili: incentivi e opportunità per un futuro dalla parte dell’ambiente”.

Ultimo aggiornamento settembre 2022

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