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Qual è il costo medio in bolletta della luce in regime di tutela?

Ogni tre mesi l'ARERA stabilisce il costo dell'energia elettrica per uso domestico nel regime di tutela. In caso di tariffa monoraria il prezzo medio in bolletta della luce comprensivo di tutte le tasse e le imposte per il trimestre in corso è pari a 0,155783 €/kWh. 

diverse prese elettriche con prese di elettrodomestici inserite
Il costo medio in bolletta della luce in regime di tutela

Il costo medio in bolletta o (prezzo lordo della luce o anche costo medio unitario bolletta) è il costo dell'energia elettrica per kWh consumato, comprensivo di tutte le componenti di spesa attualmente applicate agli utenti del mercato di tutela per scaglioni di consumo, residenziali e non.

Si tratta di un’informazione utile ai clienti per ottenere un’iniziale stima del costo medio delle rispettive forniture.

Naturalmente, il valore del costo medio calcolato in questo modo non coincide con il costo per kWh effettivo.

Costo e fasce orarie

Il costo medio in bolletta (da non confondersi con il costo medio unitario materia energia (che viene calcolato come rapporto tra quanto dovuto per la voce Spesa per la materia energia e i kWh fatturati) è dipendente dal consumo annuo e dal fatto che l'utenza appartenga o meno all'abitazione di residenza. Escludendo le quote fisse e le imposte è però possibile ottenere un prezzo lordo dell'energia elettrica, dato dalla somma di tutte le componenti a consumo presenti in bolletta. Per il trimestre in corso (aprile - giugno 2023) questa cifra ammonta a 0,155783 €/kWh.

Il prezzo indicato è valido per contratti monorari ed è aggiornato ogni trimestre dall'ARERA.

L'Autorità stabilisce con la stessa cadenza anche i prezzi applicati in caso di tariffa bioraria. Lo stesso calcolo per un utente nel mercato di tutela con contatore in grado di monitorare il consumo di energia per fasce orarie porta ai seguenti valori:

  F1 (€/kWh)     F23 (€/kWh)
   0,163713     0,152143

Per fascia F1 si intende dalle 08:00 alle 19 nei giorni dal lunedì al venerdì, escluse le festività; per fascia F2-3 si intende dalle 19:00 alle 08:00 nei giorni dal lunedì al venerdì a tutte le ore dei giorni di sabato, domenica e festività nazionali.

Il prezzo medio in bolletta della luce è dipendente dai kWh consumati, ma contrariamente a quanto avviene ancora per il gas naturale, i costi delle diverse componenti della bolletta non variano in base a scaglioni di consumo. Il costo dell'energia in regime biorario inoltre è sempre calibrato in modo che la tariffa sia più elevata rispetto al prezzo monorario nelle ore di punta (F1) e più economica negli altri orari (F2-3).

Bolletta luce e seconda casa

Dalle tariffe esposte finora si potrebbe dedurre che il costo lordo al kWh non vari tra le abitazioni di residenza e di non residenza, ma questo usualmente non corrisponde a verità poiché a queste ultime si applica una componente di costo fissa che fa lievitare il costo medio della bolletta. Con il Decreto-Legge 27 settembre 2021, n. 130 ("Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale") il Governo ha infatti permesso ad ARERA di azzerare gli Oneri di sistema a carico degli utenti, inclusa la componente fissa dovuta per gli immobili in cui non si ha residenza.

In entrambi i casi, sia che si tratti di abitazioni di residenza che di abitazioni diverse, è previsto uno sconto di 6 euro l’anno per i clienti che riceveranno la bolletta in formato elettronico e la pagheranno con addebito automatico.

Ai clienti che hanno aderito illo tempore alla sperimentazione tariffaria pompe di calore, si applicano le componenti tariffarie previste per le abitazioni di residenza anagrafica. Per sperimentazione tariffa pompe di calore si intende - come chiarito da ARERA - una tariffa di rete dedicata per ora solo a clienti domestici caratterizzati da un alto livello di efficienza energetica e che risulta più aderente agli effettivi costi dei servizi di rete. La nuova tariffa prevede che il prezzo di ogni kWh consumato sia costante, cioè indipendente dai consumi annui totali, e potrà essere applicata alle forniture di energia elettrica con contratti sia di mercato libero sia di maggior tutela per l'abitazione di residenza.

È bene individuare il proprio profilo di consumo, considerando sia i volumi di consumo complessivo annuo che gli orari principali di utilizzo dell'energia elettrica, per poter meglio confrontare le tariffe della luce ad uso domestico disponibili nel mercato libero.

Ricordiamo infine che, nel mercato di tutela, il costo medio della luce in bolletta dipende anche dal prezzo del kilowattora regolamentato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, i cui dati di costo sono riassunti nella tabella pubblicata alla pagina "Quanto costa un kWh di energia elettrica?", dove è possibile conoscere il costo di un kWh nel trimestre attuale per fascia oraria.

Cosa guardare sulla bolletta

Tra le altre informazioni presenti nella bolletta sintetica dell’elettricità, ci sono il dettaglio dei consumi degli ultimi 12 mesi, la data di attivazione della fornitura, le informazioni relative ad aggiornamenti di prezzi e tariffe, nonché le tabelle su come sono prodotte rispettivamente l’energia elettrica rivenduta ai clienti serviti in regime di tutela e quella venduta complessivamente in Italia (mix medio nazionale).

Attraverso la bolletta è possibile verificare l’andamento dei consumi nel corso di un anno, in modo che il cliente possa monitorarli e rendersi conto di come stiano andando le cose. Questa sezione viene inserita in bolletta almeno una volta l’anno. Se l’utente ha un contatore elettrico, questi dati vengono divisi per fasce orarie.

Importante anche la data da cui decorre la fornitura. Non si tratta del giorno in cui è stato firmato il contratto, ma quello del primo avvio della fornitura. In alcuni casi tale data può pure far riferimento ad un subentro o una voltura. La data di attivazione della fornitura si trova sulla prima bolletta ricevuta dal venditore o comunque su quella in cui sono state applicate nuove condizioni contrattuali.

Per quanto riguarda la tensione di alimentazione, coloro che beneficiano di fornitura di maggiore tutela sono allacciati alla rete in bassa tensione. Hanno dunque una tensione nominale di alimentazione di 220 Volt (monofase) o 380 Volt (trifase). Nella maggior parte dei casi le forniture domestiche risultano comunque a 220 Volt.

Infine, se vengono stabiliti aggiornamenti di prezzi o tariffe, la bolletta indica per esteso le delibere dell’Autorità che hanno definito i nuovi prezzi e la data in cui iniziano ad essere applicati.

Ultimo aggiornamento aprile 2023

A cura di: Tiziana Casciaro

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