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Cos’è la potenza impegnata?

Cos’è la potenza impegnata?

La potenza impegnata è la potenza massima resa disponibile dal fornitore in un contratto di luce e indicata nello stesso contratto. È misurata in kilowatt (kW) e definita in base alle esigenze del cliente al momento della conclusione del contratto. La quantità di potenza impegnata di cui il cliente avrà bisogno varierà in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati e, per i clienti domestici, utilizzando anche le informazioni disponibili in merito ai livelli massimi prelevati in ciascun mese.

Scopriamo di più su questo tema e sul perché è importante che la potenza impegnata nel tuo contratto di fornitura luce corrisponda davvero alle tue esigenze.

Come sapere quanta potenza impegnata ti serve

Se non sai quanta potenza impegnata serve alla tua casa, ecco un'utile guida per chiarire i tuoi dubbi:

  • 1,5 kW per le piccole abitazioni;
  • 3 kW per una casa con elettrodomestici standard;
  • 4,5 kW per un’abitazione con diverse apparecchiature elettriche (ad esempio condizionatori, scaldabagno);
  • 6 kW per grandi abitazioni dove sono presenti elettrodomestici come cucina elettrica, asciugatrice, pompa di calore;
  • più di 6 kW per alloggi con apparecchiature elettriche specifiche (ad esempio piscina riscaldata, macchinari energivori)

Come sapere qual è la potenza impegnata del tuo contratto di fornitura?

Per sapere qual è la potenza impegnata del tuo contratto di fornitura luce non devi fare altro che consultare una bolletta. Tutti i gestori includono nella bolletta una sezione con le informazioni di contratto o di fornitura, dove è inclusa anche la potenza.

Come cambiare la potenza impegnata nel proprio contratto

Se la potenza inclusa nel tuo contratto di fornitura non corrisponde più alle tue esigenze – magari perché hai aggiunto un condizionatore in casa, o perché al contrario hai eliminato un dispendioso boiler elettrico a favore di una caldaia a gas – puoi richiedere al tuo gestore di modificarla. Per farlo, devi inviare una richiesta al tuo gestore attraverso il canale e con le modalità raccomandati. Ti consigliamo di contattare il call center del tuo operatore per ricevere le informazioni che ti servono. In genere si può modificare la potenza direttamente al telefono.

Modificare la potenza impegnata: costo e tempi

Modificare la potenza impegnata ha un costo una tantum, che varia da mercato tutelato a mercato libero e da operatore e operatore nel mercato libero. Inoltre, differisce tra la diminuzione e l'aumento della potenza. Vediamo quali sono gli elementi che lo compongono.

Nel mercato tutelato i costi sono:

  • Per diminuire la potenza: 26 € di contributo amministrativo e 23 € di contributo fisso, per un totale di 49 €.
  • Per aumentare la potenza: 26 € di contributo amministrativo, 23 € di contributo fisso e circa 67 € per ogni kW di potenza aggiuntiva.

Nel mercato libero invece sono:

  • Per diminuire la potenza: 26 € di contributo amministrativo e un costo fisso che dipende dalle condizioni contrattuali. Ti consigliamo di contattare il tuo gestore per conoscere a quanto ammonta.
  • Per aumentare la potenza: 26 € di contributo amministrativo, un contributo fisso che dipende dalle condizioni contrattuali e circa 67 € per ogni kW di potenza aggiuntiva.

Per quanto riguarda i tempi necessari per completare la modifica, sono in genere di 7 giorni lavorativi. Nel momento in cui comunichi al fornitore il tuo desiderio di modificare la potenza, questo ha infatti l'obbligo di avvisare il distributore entro due giorni. Il distributore a sua volta dovrà effettuare il cambiamento sul contatore entro 5 giorni lavorativi. Tempi più lunghi – nonché costi più alti – sono previsti se sono necessari lavori sul contatore. In questo caso il distributore fornirà un preventivo.

Quando conviene farlo

Vediamo ora quando conviene modificare la potenza impegnata nel proprio impianto domestico. Un'abitazione di medie dimensioni dotata di elettrodomestici non particolarmente energivori ha in genere una potenza impegnata di 3 kW. La maggior parte delle utenze domestiche italiane è allacciata alla rete elettrica con tale potenza.

Se però, ad esempio, vuoi aggiungere un condizionatore, una pompa di calore, una cucina elettrica o uno scaldabagno elettrico, potresti aver bisogno di aumentarla. Per scoprirlo ti consigliamo di sommare la potenza di ciascuno degli elettrodomestici che potresti usare contemporaneamente (ad esempio frigo, cucina elettrica, scaldabagno e condizionatore) e verificare se il valore risultante rientra nella tua soglia da contratto, o se invece è necessario innalzarla. Se infatti i tuoi elettrodomestici consumano più della potenza del tuo impianto, la corrente salterà. 

Tieni però presente che ogni kW in più costa circa 23-24 € all'anno nella tua bolletta, la cosiddetta quota potenza. Non è una grossa spesa, ma abbastanza per scoraggiare aumenti immotivati.

Per quanto riguarda la diminuzione di potenza, essa può essere raccomandabile quando ad esempio sei passato da una cucina elettrica a una a gas, e lo stesso per lo scaldabagno. Anche un ammodernamento del sistema di condizionamento può risultare in un significativo risparmio di energia. Anche qui, ti consigliamo di fare il calcolo dell'energia che ti serve quando usi contemporaneamente i tuoi elettrodomestici. Diminuire la potenza del tuo contratto di fornitura ti farà risparmiare sulla quota potenza della bolletta.

Differenza tra potenza impegnata e disponibile

La potenza disponibile è la potenza massima che può essere erogata in un impianto prima che salti la luce. È pari alla potenza impegnata più il 10%. Per un contratto domestico da 3 kW è quindi pari a 3,3 kW. Questo intervallo di tolleranza serve a far sì che la corrente non salti continuamente per un superamento di pochi Watt di quanto stabilito da contratto.

Sappi che una normale utenza domestica da 3 kW è inoltre in genere in grado di sopportare una richiesta fino a 4 kW, che viene garantita per qualche ora prima dello scatto del contatore. Ma se la potenza disponibile viene superata regolarmente, ti consigliamo di aumentare la potenza impegnata.

Ultimo aggiornamento febbraio 2020

A cura di: Valentina Fornelli

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