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Cos’è la classe energetica?

Conoscere la classe energetica della propria abitazione è importante perchè ad essa sono legati i consumi energetici e la spesa in bolletta. Se, infatti, l’abitazione avrà una classe energetica alta, i consumi saranno inferiori e la bolletta meno salata.

uomo che fa i calcoli davanti a modello di casetta con efficienza energetica
La classe energetica di un immobile è legata al consumo di energia elettrica

Quando si acquista un immobile è fondamentale conoscere la sua classe energetica, un parametro che contribuisce in maniera importante a definirne il valore di mercato.

Così come accade per gli elettrodomestici, anche per gli immobili è necessaria una valutazione del fabbisogno di energia, perché quanta più energia assorbirà un impianto per assolvere alle sue funzioni, tanto maggiori saranno i consumi e il costo per mantenerlo.

La classe energetica di un immobile si determina attraverso la certificazione energetica, un documento che attesta le prestazioni energetiche della casa sulla base di parametri funzionali e strutturali, misurandone i suoi livelli di consumo.

Il calcolo della classe energetica prevede una classificazione dell’immobile secondo un punteggio che va da 1 a 10, dove 1 definisce il valore più basso e 10 quello più alto, e secondo le prime sette lettere dell’alfabeto dalla A alla G, dove G indica basso risparmio e classe meno efficiente, quindi quella con maggiore consumo di energia, e A1, A2, A3, A4, le classi più efficienti con il risparmio più alto.

Questa la tabella di riferimento che indica la scala di valori delle classi energetiche, dove EP sta per indice di prestazione energetica:

  • Classe A4: consumo massimo inferiore o uguale a 0,40 EP. Punteggio assegnato 10;
  • Classe A3: consumo massimo inferiore o uguale a 0,60 EP; consumo minimo superiore a 0,40 EP. Punteggio assegnato 9;
  • Classe A2: consumo massimo inferiore o uguale a 0,80 EP; consumo minimo superiore 0,600 EP. Punteggio assegnato 8;
  • Classe A1: consumo massimo inferiore o uguale a 1,00 EP; consumo minimo superiore a 0,80 EP. Punteggio assegnato 7;
  • Classe B: consumo massimo inferiore o uguale a 1,20 EP; consumo minimo superiore a 1,00 EP. Punteggio assegnato 6;
  • Classe C: consumo massimo inferiore o uguale a 1,50 EP; consumo minimo superiore a 1,20 EP. Punteggio assegnato 5;
  • Classe D: consumo massimo inferiore o uguale a 2,00 EP; ; consumo minimo superiore a 1,50 EP. Punteggio assegnato 4;
  • Classe E: consumo massimo inferiore o uguale a 2,60 EP; consumo minimo superiore a 2,00 EP. Punteggio assegnato 3;
  • Classe F: consumo massimo inferiore o uguale a 3,50 EP; consumo minimo superiore a 2,60 EP. Punteggio assegnato 2;
  • Classe G: consumo minimo superiore a 3,50 EP. Punteggio assegnato 1.

Alla classe energetica è legato il consumo di energia elettrica e quindi anche la spesa in bolletta: quanto più l’abitazione avrà una classe energetica alta, tanto maggiore sarà il risparmio realizzato a fine mese in bolletta.

Il calcolo della classe energetica viene effettuato assegnando all’immobile un indice di prestazione energetica, sulla base delle certificazioni e delle caratteristiche strutturali dell'edificio.

L’indice di prestazione energetica

Se la classe energetica indica la qualità energetica e il consumo di un immobile, anche in base alla località in cui è ubicato e alle sue caratteristiche termiche e alla sua forma, l'indice di prestazione energetica è il valore esatto da cui deriva l'attribuzione della classe energetica.

L’acronimo per indicare questo valore è IPE, spesso presente negli annunci immobiliari.

Di fatto, l’indice di prestazione energetica misura la quantità di energia totale consumata dall'unità immobiliare (o dall’edificio) climatizzato per metro quadro di superficie ogni anno, sulla base di un utilizzo standard dei servizi energetici presenti.

Dall'1 Ottobre 2015, secondo il DM del 26 giugno 2015 che contiene le linee guida per la certificazione energetica, la prestazione energetica dell’immobile è espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile. L'unità di misura per l'indice di prestazione energetica è il kWh/m2 anno, mentre il simbolo utilizzato a livello europeo è l'EPgl (Global Energy Performance - Indice di prestazione energetica globale).

Cos’è l’APE

L’APE, o Attestato di Prestazione Energetica, è il documento che riporta la classe energetica di un immobile o di un edificio, descrivendone le caratteristiche energetiche anche attraverso l’indice di prestazione energetica.

L’APE viene redatto da un tecnico abilitato, in genere l’ingegnere, l’architetto o il geometra, che deve essere un “certificatore energeticoiscritto all’albo dei soggetti autorizzati a rilasciare certificazioni energetiche. Il certificatore energetico redige il documento in conformità delle Linee Guida emanate col decreto ministeriale del 26 giugno 2009 o delle direttive regionali, se esistenti.

È obbligatorio per legge e costituisce uno dei documenti necessari per ottenere il certificato di agibilità di un edificio.

Dal 1° luglio 2009 l'APE va obbligatoriamente redatto in caso di compravendita di immobili e dal 1° luglio 2010 anche in caso di locazione. È invece obbligatorio da gennaio 2012 l’inserimento negli annunci immobiliari dell’indice di prestazione energetica (valore in kWh/mq anno).

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Come si calcola l’APE

L’APE viene realizzato avvalendosi di specifici programmi, che effettuano un’analisi energetica dell’immobile sulla base delle seguenti caratteristiche:

  • la struttura e i materiali di costruzione;
  • l’esposizione;
  • i muri e gli infissi;
  • la tipologia di impianti di riscaldamento e raffrescamento;
  • gli impianti di produzione di acqua calda sanitaria;
  • eventuali impianti di ventilazione meccanica;
  • eventuale utilizzo di impianti e fonti di energia rinnovabile.

Il Certificatore si serve del software certificato per elaborare i calcoli e rilascia l'APE, il documento che sintetizza le caratteristiche energetiche dell'immobile. L'APE va conservato con il libretto della caldaia e consegnato al nuovo proprietario o al locatario.

L'APE per il Superbonus

L’APE è anche uno strumento importante qualora si effettuino interventi di riqualificazione energetica efficaci, ad esempio quelli previsti dal Superbonus 110%.

In questo caso servirà l’APE di tutto l’edificio, somma degli APE di tutti gli appartamenti, a differenza di quello standard che solitamente è per un'unica unità immobiliare.

L’APE necessario per ottenere il Superbonus non dovrà essere presentato alla Regione, dovrà essere presentato, invece, prima e dopo i lavori così da certificare il salto di almeno due classi energetiche, necessario per ottenere l’agevolazione. Questo documento così redatto dovrà essere allegato all’asseverazione del tecnico in forma di dichiarazione sostitutiva d’atto notorio.

Come cambiare la classe energetica

Cambiare la classe energetica di un immobile, guadagnando livelli superiori, è il risultato di azioni specifiche messe in atto con interventi, strutturali e non, che consentano di migliorarne la prestazione energetica. Questi possono riguardare tre aree di intervento, definite “portanti”, che consentono di accedere al Superbonus 110%:

  • gli impianti;
  • l’involucro della casa;
  • la produzione di energia da fonti alternative.

Il primo intervento consiste nella sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento e raffrescamento e della produzione di acqua calda, ad esempio con un impianto a pompa di calore o con una caldaia a condensazione.

Gli altri due interventi sono più strutturali. Uno riguarda le pareti esterne e i serramenti, attraverso l’installazione del cappotto termico applicato internamente o esternamente, consentendo una netta riduzione delle dispersioni termiche e un risparmio importante sui costi energetici e sui consumi fino al 30%. L’efficientamento energetico del cappotto termico può arrivare a far guadagnare fino a 4 classi energetiche.

Allo stesso modo, la copertura del fabbisogno energetico con fonti energetiche alternative, pur non riguardando direttamente l’efficienza della casa, consente di migliorare la classe dell’immobile. Così l’installazione di un impianto fotovoltaico o un impianto solare sul tetto della casa fa fare il salto e guadagnare almeno due classi energetiche.

Ultimo aggiornamento dicembre 2021

A cura di: Paola Campanelli

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