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Come si richiede e quanto costa il subentro luce?

Quando si prende in affitto un appartamento può capitare che non ci sia la luce. Quali sono i costi e le tempistiche di attivazione dell'energia? Ecco le risposte ai tuoi dubbi: scopri come si richiede, quanto costa e quali sono i tempi di un subentro luce.

subentro luce
Subentro luce: cos'è?

Il subentro luce è la procedura che va a riattivare un contatore staccato, nella maggior parte dei casi, dall’inquilino precedente, utile, dunque, se hai deciso di prendere in affitto un appartamento ma ti sei reso conto che non c’è la corrente.

In questa guida verranno approfonditi tutti i dettagli di questa operazione. Prima, però, ecco un riepilogo delle informazioni principali:

Cos'è?Quanto costa?Tempistiche

Il subentro luce dà modo di riattivare il contatore del metano staccato in precedenza.

48,88 € + IVA (indicativamente)

Entro 7 giorni lavorativi dalla richiesta

Come fare il subentro della luce?

Con il termine subentro luce s’intende la riattivazione della fornitura di energia elettrica da parte di un nuovo cliente dopo che i precedenti inquilini o proprietari avevano disattivato il contatore per un determinato periodo. La casa dove si andrà ad abitare, quindi, è stata per un certo tempo senza energia elettrica e per attivarla nuovamente è necessario fare un nuovo contratto.

Per dare inizio al subentro luce le opzioni a propria disposizione sono molte. Nella maggioranza dei casi, la procedura può essere avviata tramite:

  • Operatore telefonico,
  • Email,
  • Firma elettronica.

Se si decide di optare per la sottoscrizione con un operatore telefonico, questa modalità prevede la registrazione della telefonata che intercorre tre te e l’operatore del fornitore di energia elettrica scelto e la conferma dei dati che hai lasciato.

Se scegli l’opzione via email, invece, dovrai firmare tutti i documenti contrattuali e inviarli nuovamente alla compagnia fornitrice scelta via posta elettronica.

Infine la modalità con firma elettronica prevede che il nuovo cliente fornisca alla compagnia energetica scelta per il subentro l’indirizzo e-mail e il numero di telefono cellulare. Riceverai, quindi, una password che ti servirà per firmare il contratto elettronicamente con semplicità e rapidità.

Per conoscere i contatti dei maggiori fornitori del mercato libero, è possibile rifarsi alle pagine seguenti:

Cosa serve per fare il subentro?

I documenti che dovrai avere a disposizione per contattare il fornitore dell’energia elettrica e avere, finalmente, la luce nella tua nuova abitazione sono:

  • Dati dell’intestatario del contratto;
  • Indirizzo;
  • Codice POD;
  • Potenza impegnata in kW;
  • Codice IBAN (nel caso tu decida di pagare con addebito automatico sul conto corrente).

I dati dell’intestatario del contratto, cioè i tuoi se sei il nuovo inquilino, sono: codice fiscale, carta d’identità, numero di telefono e indirizzo e-mail. Gli indirizzi sono quelli di residenza e quello per il recapito delle fatture. Il codice POD deve essere richiesto al vecchio inquilino, si trova in una delle bollette della luce. Oppure si può fornire il numero del cliente che è presente nel contatore.

Per quanto riguarda la potenza puoi scegliere se avere la stessa del vecchio contratto oppure aumentarla o diminuirla. Il codice IBAN, infine, è un’opzione per potere pagare le bollette in automatico ma puoi scegliere anche altre modalità.

Cosa conviene: voltura o subentro luce?

Non si tratta di convenienza, quanto di esigenza di effettuare l’operazione corretta. Ecco le differenze fondamentali che è necessario conoscere per distinguere correttamente voltura e subentro luce:

  • La voltura del contratto consiste nel cambio di nominativo dell’intestatario dell’utenza. In questo specifico caso il servizio di fornitura di energia elettrica non viene interrotto per un determinato periodo di tempo, come invece avviene nel caso del subentro, ma si cambia solo il soggetto a cui è intestato il nuovo contratto;
  • Quando un inquilino lascia un’abitazione può decidere di chiudere il servizio e in questo caso il nuovo affittuario dovrà in seguito fare il subentro, oppure, far sì che il nuovo affittuario chieda la voltura.

La distinzione tra subentro e voltura è utile da conoscere non solo perché le due modalità di intervento sono diverse, ma anche perché presentano costi differenti. Infatti, c’è una notevole differenza nel caso in cui parliamo di bollette insolute. È utile sapere che il nuovo affittuario, in caso di subentro, non deve pagare le bollette non versate dal precedente inquilino, mentre, in caso di voltura i consumi non liquidati dal vecchio ricadono sul nuovo.

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Quanto costa fare un subentro?

Capire quali sono i costi per il subentro della luce è di fondamentale importanza. In questo senso, è utile sapere che le spese variano se parliamo di mercato tutelato o mercato libero:

  • Per quanto riguarda il mercato tutelato il costo è di 64,51 euro ed è così ripartito: 25,88 euro di oneri amministrativi, 23 euro come contributo fisso, 16 euro l’imposta di bollo. Potrebbe esserci in più anche un deposito cauzionale;
  • Per quanto riguarda invece il mercato libero i costi sono: 25,88 euro di contributo fisso che riguardano gli oneri amministrativi e una quota che dipende dal fornitore e varia dai 20 euro ai 60 euro.

Con la liberalizzazione dei mercati energetici è possibile trovare offerte luce di vari tipi sempre più convenienti ed efficienti. È utile controllare i vari servizi e fornitori e scegliere consapevolmente quello più in linea con le tue esigenze.

I costi del subentro luce dei maggiori operatori italiani

I costi del subentro luce nel mercato libero variano a seconda dell’operatore scelto. Ecco allora alcuni casi concreti relativi ai fornitori più diffusi in Italia:

FornitoreCosti

Subentro Luce Enel

Onere amministrativo di 25,88 euro

Corrispettivo commerciale di 23 euro + IVA

Subentro Luce Edison

Onere amministrativo di 25,88 euro

Corrispettivo commerciale di 23 euro + IVA

Subentro Luce Hera

Oneri pari a 55,51 euro + IVA

Subentro Luce A2A

Onere amministrativo di 25,88 euro

Corrispettivo commerciale di 23 euro + IVA

Quali sono le tempistiche del subentro luce?

Le tempistiche del subentro luce sono determinate da ARERA. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente stabilisce che il tutto deve avvenire in 7 giorni lavorativi:

  • Il fornitore del servizio deve in 2 giorni lavorativi contattare il distributore;
  • Il distributore, a sua volta, ha 5 giorni lavorativi per attivare il contatore e far arrivare finalmente l’energia elettrica nell’abitazione.

Nel caso in cui questi tempi si dilatino per problematiche relative sia al fornitore sia al distributore, il cliente ha diritto a un risarcimento. Se gli impedimenti superano la settimana, ci sono degli importi prestabiliti che salgono via via in proporzione al ritardo accumulato. Si parte dai 35 euro di risarcimento minino sino ai 150 euro per tempi più lunghi.

Ultimo aggiornamento febbraio 2023

A cura di: Francesco Ursino

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