Come si calcola il consumo degli elettrodomestici?
Avere una casa tecnologicamente d'avanguardia, senza sorprese in bolletta e mantenendo sempre un occhio di riguardo per il pianeta è possibile: basta conoscere il consumo dei propri elettrodomestici. Se si conosce la formula è facile fare il calcolo. Vediamolo assieme.

Il calcolo del consumo degli elettrodomestici ci permette di sapere quanto pesano sulla nostra bolletta, e sull'ambiente, i singoli oggetti che utilizziamo quotidianamente.
La formula per farlo è più semplice di quanto si possa pensare: per calcolare il consumo di un elettrodomestico basta moltiplicare la potenza elettrica assorbita dallo stesso per il numero di ore in cui rimane acceso. La cifra risultante corrisponderà quindi all'energia elettrica consumata dall'elettrodomestico in esame.
Possiamo esprimere questo concetto anche con una formula matematica:
- Potenza elettrodomestico X Tempo di accensione = Consumo elettrodomestico
Una volta noto il consumo del singolo elettrodomestico possiamo calcolare la parte di spesa in bolletta dovuta a quest'ultimo utilizzando la seguente formula:
- Consumo elettrodomestico X Costo medio della bolletta = Spesa elettrodomestico
Ecco ora spiegato in dettaglio, con l'ausilio di esempi, come applicare queste formule.
Come calcolare il consumo degli elettrodomestici?
Andiamo ora a spiegare la prima formula e a renderla più chiara con alcuni esempi. La potenza elettrica assorbita dagli elettrodomestici è espressa in Watt (W) o in kilowatt (kW). Ogni kilowatt corrisponde a 1000 Watt.
Facciamo l'esempio (ma più avanti troverai una comoda tabella dei consumi per vari elettrodomestici) di un microonde con una potenza di 700 W (equivalenti a 0,7 kW). Se questo microonde a casa tua è acceso per un totale di 16 ore al mese, il suo consumo mensile sarà:
- 0,7 kW X 16 ore = 11,2 kWh
kWh sta per kilowattora, cioè la quantità di kilowatt consumata in un'ora, che è l'unità di misura dell'energia utilizzata anche per indicare il consumo nelle bollette. Tornerà, infatti, utile quando vorrai calcolare il costo dovuto al consumo del tuo elettrodomestico.
Ma come fare il calcolo del consumo degli elettrodomestici che hanno diversi livelli di potenza, come ad esempio un ventilatore, un forno, un condizionatore o uno scaldabagno elettrico?
Anche in questo caso vediamolo un esempio. Prendiamo uno scaldabagno elettrico con una potenza di 1200 W (o 1,2 kW). Questa sarà la potenza impiegata durante un utilizzo alla massima temperatura. Se lo scaldabagno è utilizzato, ad esempio, a un livello intermedio, raggiungendo una temperatura che è la metà di quella massima, la potenza impiegata sarà di 600 W, cioè 0,6 kW.
Dunque, se lo scaldabagno rimane acceso per 100 ore al mese a metà della sua potenza massima, il suo consumo mensile sarà:
- 0,6 kW X 100 = 60 kWh
Calcoli di questo tipo forniscono dati approssimativi, poiché molti elettrodomestici non hanno un consumo fisso nel tempo, ma alternano fasi di maggior consumo a fasi che richiedono un minor dispendio di risorse (pensiamo per esempio alle diverse fasi del ciclo di lavaggio di una lavatrice o di una lavastoviglie). Tuttavia questo tipo di esercizio è molto utile per avere un'idea di quali sono gli elettrodomestici che influiscono di più sulla bolletta di casa.
Come si calcola il costo degli elettrodomestici in bolletta?
Veniamo adesso al calcolo di quanto pesa, in euro, un elettrodomestico in bolletta.
Prendiamo il microonde di prima, quello che consuma 11,2 kWh in un mese. Mettiamo che il costo medio della tua bolletta sia di 0,2 €/kWh. Il costo mensile dell'energia utilizzata dal microonde sarà:
- 11,2 kWh X 0,2 €/kWh = 2,24 €
Se invece facciamo l'esempio dello scaldabagno che abbiamo preso in esame poco sopra, il suo costo mensile sarà:
- 60 kWh X 0,2 €/kWh= 12 €
Visto che in genere le bollette sono bimestrali, basterà moltiplicare queste cifre per due per scoprire quanto pesano esattamente questi elettrodomestici in una bolletta.
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Tabella dei consumi degli elettrodomestici
Consulta questa tabella per avere un'idea di quanto consumano i più comuni elettrodomestici.
Considera che questi dati si riferiscono a oggetti di produzione recente. Se hai un vecchio condizionatore o una stufa elettrica ormai datata, i consumi potranno essere anche molto più alti.
Elettrodomestico | Potenza |
---|---|
Forno elettrico | 2000 W |
Condizionatore | 1600 – 270 W |
Microonde | 700 W |
Phon | 2000 W |
Lavatrice | 2100 W |
Scaldabagno | 1200 W |
Ventilatore | 50 W |
Frigorifero | 300 W |
Televisione | 150 W |
PC portatile | 50 W |
Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più?
Come puoi vedere dalla tabella qui sopra, ci sono elettrodomestici che di per sé non hanno un consumo molto alto, ma che per loro natura rimangono accesi per molto tempo, e quindi incidono parecchio sulla bolletta. È il caso, ad esempio, del frigorifero o del condizionatore.
In termini assoluti, gli elettrodomestici con i consumi più alti sono quelli che devono produrre calore, come il forno, la lavatrice, il phon, lo scaldabagno e via dicendo. Mentre quelli a schermo, come computer e televisione, hanno consumi molto bassi, specialmente se utilizzano tecnologie di ultima generazione. Una vecchia TV a tubo catodico consumerà molto di più di quella che abbiamo preso ad esempio nella nostra tabella.
Come fare, dunque, per ridurre i consumi degli elettrodomestici più importanti della casa e, di conseguenza, anche il loro peso sulla bolletta? Nel caso della lavatrice, una soluzione è quella di utilizzarla a temperatura più bassa, magari con l'ausilio di un detergente specifico per i lavaggi a basse temperature. Anche per quanto riguarda lo scaldabagno spesso i consumi si possono ridurre significativamente. Molti di noi, infatti, lo utilizzano a una temperatura eccessivamente alta, che poi costringe a miscelare l'acqua con cui ci si lava per non scottarsi.
Per altri, invece, come ad esempio il forno, l'unica soluzione è quella di tenere il passo con le innovazioni tecnologiche, scegliendo modelli di classe energetica alta e, quindi, con consumi minori.
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Ultimo aggiornamento dicembre 2021