Come conoscere il proprio fornitore di luce e gas?

Per informarsi su quale sia il proprio fornitore di luce e gas è possibile percorrere due strade: ci si può rivolgere infatti allo Sportello per il consumatore istituito dall’ARERA o al Distributore Locale a cui è affidata la gestione dei contatori e dell’allacciamento delle utenze.
L’operazione si rende necessaria nel momento in cui gli utenti che si spostano in una nuova casa vogliono effettuare il cambio di intestazione dei contatori di luce e gas già attivi (cioè una voltura). Per farlo bisogna rivolgersi al fornitore associato alle rispettive utenze, ma se questo non si conosce è possibile identificarlo provvedendo a:
- contattare lo Sportello per il consumatore nelle diverse modalità previste;
- inviare una richiesta via fax al Distributore locale
Conoscere il fornitore delle proprie utenze. Come fare
Le procedure per conoscere il fornitore del servizio sono abbastanza semplici. Come anticipato si può identificarlo inviando una richiesta allo Sportello per il consumatore, l’organismo istituito dall’ARERA (l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e gestito in collaborazione con Acquirente Unico Spa. Per contattare lo Sportello è necessario compilare un modulo a cui si dovrà allegare la documentazione del titolo sull'immobile (il contratto di compravendita o di locazione) o la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà e la copia del documento d'identità.
Il modulo può essere scaricato via web direttamente sul sito dello Sportello per il consumatore e una volta compilato può essere inviato in tre differenti modalità:
- via posta all’indirizzo Sportello per il consumatore - Via Guidubaldo del Monte, 45 - 00197 Roma;
- via fax al numero verde gratuito 800.185.024;
- via mail all’indirizzo: info.sportello@acquirenteunico.it? o tramite posta elettronica certificata a au@pec.acquirenteunico.it.
Il modulo può essere inoltre compilato anche online sullo stesso sito dello Sportello una volta effettuata la registrazione.
Lo Sportello, se la documentazione è completa, trasmette le informazioni al cliente finale entro dieci giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta.
Contattare il distributore per conoscere il proprio fornitore di gas e luce
L’alternativa per individuare il proprio fornitore di luce o gas è quella di contattare il Distributore Locale che si occupa della gestione dei contatori e delle pratiche relative all’allacciamento e attivazione della fornitura.
L’utente può rivolgersi al Distributore solo tramite fax, poiché non esistono uffici aperti al pubblico o numeri di telefono da chiamare: questo dovrà rispondere alla richiesta entro 30 giorni, comunicando il nome dell’azienda con cui è attiva l’utenza per cui si stanno chiedendo le informazioni.
Contattare il fornitore per avviare le procedure di una voltura
Una volta venuti a conoscenza del nome del fornitore della propria utenza di luce o gas, è possibile finalmente provvedere all’avvio delle pratiche per ottenere una voltura.
Dati fondamentali per poter procedere ad attivare una richiesta di cambio di intestazione di un contratto di fornitura saranno:
- i dati anagrafici del vecchio e del nuovo intestatario (nome, cognome e codice fiscale)
- i dati dell’utenza comprensivi di indirizzo, del codice POD se si tratta di fornitura di luce o del codice PDR nel caso di fornitura di gas.
Voltura con o senza accollo
Prima di procedere va comunque tenuto presente che, sia nel caso della fornitura di gas che in quella della fornitura di luce, esistono due tipi di voltura:
- con accollo
- senza accollo
La differenza tra le due diverse tipologie nel cambio di intestazione sta principalmente nelle condizioni economiche che il nuovo intestatario decide di ottenere. La voltura con accollo prevede infatti che il nuovo intestatario acquisisca totalmente le condizioni contrattuali del precedente inquilino, mentre con la modalità senza accollo il nuovo intestatario può ridiscutere le condizioni stesse con il fornitore.
Prima di optare per una delle due opzioni è dunque essenziale conoscere le diverse proposte commerciali del fornitore o se ci sono eventuali penali da pagare in caso di risoluzione del precedente contratto.
La procedura con accollo, di solito, viene attivata nel caso di decesso di un congiunto che aveva il ruolo di intestatario dell’utenza, ma anche nel caso di separazione o divorzio fra due coniugi. In condizioni normali, questa modalità consente senz’altro di avere dei vantaggi, perché consente di non dover sottostare a interruzioni del servizio di fornitura e di poter ottenere il cambio di intestazione con tempistiche decisamente più rapide.
Il principale vantaggio della voltura con accollo è poi l’esenzione dei costi sulla stipula del nuovo contratto. La procedura in questo caso è infatti gratuita ma attenzione, nel caso in cui il vecchio intestatario sia moroso e non abbia saldato le ultime bollette, a regolarizzare la posizione toccherà proprio al nuovo intestatario.
Nel caso si sia certi della presenza di pendenze da parte del vecchio utente è quindi consigliabile procedere alla voltura senza accollo anche se questa prevede dei costi di gestione, e in particolare:
- spese amministrative di 27,03 euro
- spese per la gestione della pratica che variano da un fornitore all’altro
- spese per un eventuale deposito cauzionale
Chi si trova nella condizione di dover effettuare il cambio di intestazione dei contatori di luce e gas già attivi, può pensare anche di sondare il mercato per valutare il passaggio ad un nuovo fornitore. In questo caso il consiglio è di avvalersi del comodo servizio di comparazione di Segugio.it che mette a confronto le migliori offerte di luce e gas per risparmiare sulle utenze domestiche.
Ultimo aggiornamento febbraio 2020