Come capire se ho abbonamento o ricaricabile?
Per capire se l'offerta del proprio smartphone è ad abbonamento o ricaricabile è possibile sfruttare gli stumenti messi a disposizione dagli stessi fornitori. Ecco come procedere e come capire se la tariffa attiva è veramente adatta alle proprie esigenze.

Capire se la propria offerta dello smartphone è in abbonamento o ricaricabile non è affatto complicato. Per riuscire nell’operazione è possibile affidarsi soprattutto agli strumenti messi a disposizione dagli stessi fornitori (app, area clienti), oppure basarsi su altri dettagli (come il metodo di pagamento).
In questa guida verrà fatta chiarezza su come comprendere se il cellulare che si sta utilizzando ha una SIM con offerta ricaricabile o ad abbonamento. Il primo passo è soffermarsi proprio sulla differenza tra queste due formule commerciali.
Abbonamento o ricaricabile: che differenza c’è?
Riconoscere la differenza tra tariffe per smartphone ad abbonamento o ricaricabili è di fondamentale importanza. Ecco allora le caratteristiche primarie di queste proposte commerciali:
- Offerte ricaricabili: in tale tipo di alternativa, il credito sulla carta SIM viene fatto scalare in due modi differenti. Nelle tariffe a canone mensile (le più comuni), viene prelevata ogni mese una somma fissa, cui corrispondono quote di utilizzo predefinite di SMS, gigabyte e minuti. Nelle opzioni a consumo, invece, il credito diminuisce a seconda di quanto si utilizzano i vari servizi. In entrambi i casi si tratta di soluzioni senza vincoli, da cui è possibile recedere in ogni momento.
- Offerte ad abbonamento: formule che vincolano l’utente all’utilizzo dei servizi dell’operatore per un determinato periodo di tempo (di norma 24 o 36 mesi). Se si vuole recedere dal contratto prima del tempo, in molti casi si è chiamati a pagare apposite penali. Le opzioni in questione sono legate soprattutto all’ambito lavorativo, e prevedono il pagamento alla fine del periodo di fatturazione (al contrario di quanto accade nelle alternative ricaricabili).
Operata questa prima distinzione, è possibile ora illustrare i modi per capire a quale tipo di offerta è legata la propria scheda SIM.
Identificare il tipo di offerta tramite i metodi proposti dagli operatori
Sono diversi i casi nei quali si utilizza un telefono senza sapere, però, che tipo di offerta è attiva. Ad esempio perché si impiega uno smartphone ricevuto in dono per Natale o qualche altra ricorrenza. Oppure perché ci si è affidati a una formula tutto incluso (comprendente sia la tariffa telefonica che un cellulare) senza approfondirne troppo le caratteristiche.
In ogni caso, per capire a che tipo di soluzione commerciale ci si è legati, il metodo più semplice è affidarsi agli strumenti messi a disposizione dagli stessi operatori. In particolare, i due più importanti sono l’area clienti online e l’app per smartphone:
- Area clienti: dopo aver effettuato l’accesso sul sito del proprio fornitore, sarà semplice stabilire il tipo di offerta attiva. Se si individua l’indicazione delle soglie mensili di gigabyte e minuti per le telefonate, ad esempio, è molto probabile che la tariffa sia ricaricabile con quote fisse mensili (la soluzione più comune per i clienti consumer).
- App per smartphone: i principali operatori consentono di gestire la propria fornitura direttamente da smartphone, con un’app dedicata che indica chiaramente le eventuali soglie mensili, il credito residuo e la tipologia di offerta sottoscritta.
Affidandosi a questi due strumenti, pertanto, è possibile determinare se l’opzione attiva è ad abbonamento o ricaricabile.
Determinare la tipologia di tariffa dal metodo di pagamento
Un altro modo per comprendere se si ha un abbonamento o un'offerta ricaricabile è fare riferimento ai metodi di pagamento previsti. Anche in questo caso, gli scenari più comuni sono due:
- Se l’area clienti include l’opzione per la ricarica manuale, è molto probabile che l’offerta sottoscritta sia di tipo ricaricabile. In queste formule, infatti, il credito della SIM può essere caricato all’occorrenza. Ad esempio prima che inizi un nuovo periodo di fatturazione (nel caso delle proposte con soglia fissa), o per evitare che si rimanga senza fondi (per le tariffe a consumo).
- Nel momento in cui il pagamento avviene in automatico alla fine del periodo di fatturazione (con addebito su conto corrente), è molto probabile che l’offerta sottoscritta sia ad abbonamento.
Per completezza d’informazione, va detto che molti operatori consentono di aderire al servizio di pagamento automatico anche in caso di tariffe ricaricabili. I fondi, in questo caso, vengono prelevati dal proprio conto corrente nel momento in cui il credito residuo è insufficiente.
Conviene più un'offerta in abbonamento o ricaricabile?
Stabilire se un'offerta in abbonamento o una ricaricabile convenga di più è possibile solo analizzando le proprie esigenze di consumo. Due sono gli scenari percorribili:
- Chi preferisce una soluzione flessibile e senza vincoli, può scegliere una proposta ricaricabile. Scendendo nel dettaglio, se si prevede di utilizzare poco il telefono, un'opzione a consumo è da preferire; altrimenti, è meglio optare per una alternativa con tariffa fissa mensile.
- Chi desidera vincolarsi per diverso tempo con un fornitore, magari per motivi di lavoro, potrebbe scegliere un contratto con abbonamento.
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Ultimo aggiornamento febbraio 2022