Sette consigli per cambiare gestore gas
Cambiare gestore gas può essere una scelta conveniente, soprattutto grazie alle nuove possibilità di risparmio e alle promozioni offerte dal mercato libero. Per cambiare operatore non è necessario nessun intervento fisico sul contatore e nessuna interruzione del servizio.

Non ti trovi bene con il tuo attuale fornitore di gas? Pensi di pagare troppo e vorresti risparmiare? Cambiare gestore gas può essere una scelta conveniente, soprattutto grazie alle nuove possibilità di risparmio e alle promozioni offerte dal mercato libero. Ricorda inoltre che per cambiare operatore non è necessario nessun intervento fisico sul contatore e nessuna interruzione del servizio.
Tuttavia, orientarsi nella miriade di possibilità presenti sul mercato può essere difficile. Noi di Segugio veniamo in aiuto con i nostri consigli.
Ti spiegheremo come trovare l'operatore giusto per le tue esigenze, cosa devi fare per effettuare un cambio fornitore gas e come comportarti se dovessero emergere alcune problematiche pratiche, come il cambio gestore gas con morosità.
I NOSTRI CONSIGLI PER CAMBIARE GESTORE GAS
1. Scopri quanto consumi
La prima cosa da fare per scoprire se cambiare gestore gas conviene è scoprire qual è il tuo consumo annuo. Si tratta di una informazione facilissima da reperire, dato che si trova in qualunque bolletta del gas alla voce “Consumo annuo”.
Il tuo consumo dipende da diversi fattori:
- Il luogo in cui ti trovi, vale a dire il suo clima. Se abiti in una zona costiera del Sud, ad esempio, avrai un consumo di gas molto più ridotto rispetto a chi abita in una zona montuosa del nord.
- Il numero di membri della tua famiglia.
- L'isolamento termico di casa tua.
- Le dimensioni dello spazio da riscaldare.
- L'efficienza della tua caldaia.
- Le tue abitudini e il tuo stile di vita.
Qualche esempio: una famiglia di 4 persone che vive a Milano in una casa di 100 mq consuma circa 1.300 mq di gas all'anno. Invece una famiglia di 2 persone che vive a Palermo in una casa di 50 mq consuma circa 385 mq. Una bella differenza, vero?
Non conosci il tuo consumo annuo, perché non hai a disposizione una vecchia bolletta o ti stai trasferendo in una nuova casa? Nessun problema, qui su Segugio ti aiutiamo a calcolarlo, grazie al nostro strumento per il confronto delle tariffe gas.
2. Scopri la differenza tra Servizio di tutela e mercato libero
Se dal momento della liberalizzazione del mercato dell'energia non hai mai cambiato gestore, questo significa che ti trovi nel Servizio di tutela. Si tratta di un mercato in cui il prezzo della materia prima (il gas) è stabilito dall'ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. I prezzi vengono aggiornati su base trimestrale, e possono salire o scendere in base alle condizioni del mercato all'ingrosso.
Nel mercato libero invece il prezzo della componente gas cambia da operatore a operatore. Inoltre i diversi gestori spesso propongono promozioni speciali per i nuovi clienti, che includono a volte il prezzo bloccato per diversi uno o più anni, sconti o servizi aggiuntivi. La nostra sezione di offerte e novità gas raccoglie alcune delle migliori occasioni disponibili al momento.
Ma quando conviene passare dal Servizio di tutela al mercato libero? La risposta è semplice: subito! Diciamo che questo passaggio è di solito tanto più conveniente quanto più consumi, quindi, se hai una casa grande, una famiglia numerosa, vivi in una zona dal clima freddo o usi molto gas, acqua calda e riscaldamento in generale, probabilmente cambiare gestore gas ti conviene.
Anche con un utilizzo moderato di gas però è possibile ottenere un buon risparmio, scegliendo l'offerta che meglio si addice alle proprie esigenze, per cui non c'è ragione di attendere la fine del mercato di tutela, prevista per giugno 2020, per effettuare il cambiamento.
3. Usa il nostro comparatore per trovare le offerte gas più convenienti
Qui su Segugio abbiamo ideato un utile strumento per confrontare le tariffe gas delle principali compagnie sul mercato libero, che permette di capire facilmente se cambiare gestore gas conviene. Utilizzarlo è semplicissimo, ti basta inserire nelle apposite caselle alcuni dati:
- Se sei un utente privato o un'azienda
- Il comune in cui vivi
- Il consumo stimato annuo di gas. Se non lo conosci, puoi usare lo strumento di calcolo dedicato
- Di quale tipo di operazione hai bisogno (cambiare fornitore di un'utenza già attiva, fare un subentro, una voltura o attivare per la prima volta un impianto)
- La modalità di pagamento che preferisci utilizzare per pagare le bollette
- Se vuoi ricevere la bolletta cartacea o via e-mail
4. Cerca le offerte con la domiciliazione bancaria e la bolletta elettronica
Devi sapere che molti gestori praticano sconti speciali per quei clienti che scelgono di pagare con la domiciliazione bancaria (RID). Questo perché tramite RID i gestori sono certi di ricevere pagamenti puntuali, e quindi premiano in anticipo i clienti che la scelgono. Anche la bolletta elettronica spesso permette un piccolo risparmio, dato che il gestore risparmia sulla carta e sulla spedizione a casa della bolletta.
5. Come effettuare il cambio gestore gas e evitare i problemi
Ora facciamo invece un po' di chiarezza riguardo ad alcune questioni pratiche. Diciamo subito che per cambiare gestore gas l'utente non deve fare quasi nulla. Deve, in sostanza, solo scegliere la tariffa che fa per lui e poi sarà il nuovo fornitore a occuparsi di disdire il contratto con il precedente e svolgere tutte le operazioni necessarie.
È importante sapere che:
- La chiusura del contratto con il fornitore precedente è gratuita e non c'è alcuna penale da pagare
- Il contatore del gas rimane lo stesso, quindi non ci sono costi relativi alla sua sostituzione
- Cambiando gestore del gas non si verifica alcuna interruzione del servizio e il tuo gas funzionerà come sempre
Ecco ora quali sono i dati che devi comunicare al nuovo gestore nel momento in cui vuoi aprire con lui un nuovo contratto:
- Nome, cognome e codice fiscale
- Indirizzo
- Codice PDR, vale a dire il codice identificativo dell'allaccio alla rete a metano. Lo trovi in una vecchia bolletta nella sezione “Dati della fornitura”, in genere alla voce “Punto di consegna”, oppure sul contatore. Puoi anche domandarlo al tuo vecchio gestore
- I tuoi dati di contatto (telefono e e-mail)
- Se scegli il pagamento con domiciliazione bancaria, dovrai fornire anche il tuo IBAN
Ricordati che se il tuo vecchio gestore ti chiede di pagare una penale o cerca di addebitarti dei costi per la chiusura del contratto, non devi pagare nulla. Se ti dice che rimarrai senza gas, sappi che non è vero. E non fornire a nessuno altri dati che non siano quelli che ti abbiamo appena elencato. Se un presunto gestore del gas ti contatta per chiederti altri dati o di pagare dei costi aggiuntivi sappi che probabilmente si tratta di una truffa.
6. Chiedi consiglio a uno specialista
Il processo di cambio fornitore è stato notevolmente semplificato dall'Autorità competente negli ultimi anni, sia in termini burocratici che rispetto alle tempistiche per portare a termine l'operazione che le imprese del settore devono rispettare.
Cambiare fornitore non è mai stato così semplice, ma se hai dei dubbi su come effettuare il cambio del fornitore gas puoi chiamare il nostro numero verde 800 999 555 e parlare con un consulente esperto che ti aiuterà a trovare l'offerta giusta per te. Chiama il numero verde, è un servizio gratuito e senza impegno.
7. Cambio gestore gas e morosità
Che fare in caso di cambio gestore gas e morosità del precedente intestatario? In questo caso il gestore che è in credito con un altro cliente non può chiedere a te il pagamento di quanto dovuto. Tuttavia, attivare una nuova utenza potrebbe essere un po' più laborioso del normale, soprattutto se i contatori sono stati bloccati.
Negli ultimi anni, cambiare gestore gas e non pagare il vecchio fornitore è diventato molto più complicato e rischioso rispetto al passato, dato che le aziende di gestione della rete energetica hanno una sorta di “database” dei clienti, attraverso cui possono comunicare l'un l'altra e conoscere eventuali situazioni di morosità nei confronti di altre compagnie.
L'evenienza di trovarsi con bollette non pagate dal precedente intestatario è quindi diventata sempre più rara. Nonostante questo, quando si entra in una nuova casa è sempre meglio verificare con il gestore che era attivo con il precedente inquilino che non ci siano delle morosità.
Ultimo aggiornamento febbraio 2021