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Bollette a 28 giorni: come trasformare il cambiamento in un’opportunità

Pubblicato il 13/03/2018
Bollette a 28 giorni: come trasformare il cambiamento in un’opportunità

Le principali aziende di telecomunicazione operanti in Italia fanno marcia indietro e tornano alla tanto desiderata fatturazione mensile (o bimestrale). Ma cosa accadrà da adesso in poi? Quali sono, se ce ne sono, i vantaggi per i consumatori?

Ne abbiamo parlato molte volte nelle nostre news, seguendo il corso di una vicenda che ha scatenato le posizioni opposte di gestori e consumatori. In Bollette a 4 settimane, stop ai rimborsi abbiamo scritto come l’Autorità Antitrust ha avviato un’istruttoria su una possibile intesa tra i gestori, al fine di limitare la possibilità ai consumatori di cambiare operatore: l’azione, che aveva trovato il favore delle Associazioni dei Consumatori, era dovuta proprio al fatto che tutte le compagnie stessero aumentando il costo mensile delle loro offerte. Per effetto della divisione della spesa annuale per 12 anziché per 13, l’importo di ciascun canone di abbonamento risulterà infatti ogni mese maggiorato del 8,6%.

A ben vedere, il vantaggio per gli utenti è praticamente nullo in termini di costi, per il fatto che al rinnovato periodo di fatturazione corrisponde un costo annuale del servizio invariato. Tuttavia il cambiamento di condizioni apre la possibilità di recedere dal contratto senza penali, costi di disattivazione o di restituzione degli importi relativi a promozioni già godute.

Come trovare un’offerta più conveniente

È questo dunque il momento giusto per provvedere ad abbassare il costo delle bollette: cercando le offerte più economiche e confrontandole su Segugio.it, il portale che consente di risparmiare comparando gli abbonamenti internet e telefono dei principali gestori operanti sul mercato.

Come fare per recedere dal contratto e cambiare gestore?

Prima di procedere con la ricerca della tariffa migliore, vediamo i passi necessari per recedere dal contratto e stipularne uno con un nuovo gestore.

La modalità è simile per tutti gli operatori di telefonia, fibra e Adsl, ma ognuno ha le sue peculiarità. Sui siti dei principali gestori è riportata praticamente sempre la nota informativa sulla “Modifica delle condizioni contrattuali in ottemperanza alla Legge 172/17”, con il diritto di recesso qualora non si intendesse accettare le variazioni apportate.

Contestualmente al recesso, è possibile passare al nuovo operatore in maniera facile perché sarà il nuovo gestore a gestire la procedura: nella guida di Segugio.it come si cambia operatore internet troviamo le informazioni utili per il passaggio. Se il cliente fruisce già di una connessione Internet, dovrà indirizzarsi al nuovo operatore telefonico (denominato "recipient") per informarlo della volontà di migrare la propria utenza presso quest’ultimo. Il cliente dovrà riferire il codice di migrazione fornito dall’operatore iniziale (denominato "donating") così che il nuovo operatore possa iniziare le pratiche per il trasferimento del numero telefonico e del servizio di connessione ADSL o fibra ottica.

Il nuovo operatore avrà il compito di gestire la procedura di portabilità del numero, l’attivazione e la migrazione dell’utenza. La Legge n. 40/2007 stabilisce che il trasferimento al nuovo operatore debba avvenire in un massimo di 30 giorni, con il minimo disservizio possibile per il cliente finale.

Torniamo adesso al passo iniziale, il recesso, e vediamo come è necessario procedere per quattro compagnie principali.

Come esercitare il diritto di recesso con Tim

La richiesta di recesso va inviata insieme a una fotocopia del documento di identità entro il 31 marzo 2018 alla Casella Postale 111 - 00054 Fiumicino (Roma) o via fax al numero 800.000.187, o ancora tramite PEC all’indirizzo telecomitalia@pec.telecomitalia.it. È necessario specificare nella comunicazione l’oggetto “Modifica delle condizioni contrattuali”.

Se sono in corso pagamenti rateali (per esempio modem, TV, ecc), si potrà continuare a pagare le rate fino al termine naturale previsto o saldare le rate residue in unica soluzione, specificando la richiesta nella comunicazione di recesso. Nel caso in cui si abbia attive delle offerte con una promozione con vincolo temporale, non verranno addebitati gli importi contrattualmente previsti in caso di cessazione anticipata dall’offerta.

Per maggiori informazioni sulle modifiche delle condizioni contrattuali e sulle modalità per esercitare il diritto di recesso, chiamare il Servizio Clienti linea fissa 187.

Come esercitare il diritto di recesso con Vodafone

Con un link in homepage del suo sito, Vodafone scrive che tutti i clienti interessati riceveranno una comunicazione in fattura e potranno recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza penali entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, specificando come causale del recesso "modifica delle condizioni contrattuali".

Il diritto di recesso può essere esercitato gratuitamente su variazioni.vodafone.it o inviando una raccomandata A/R a Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 - 10015 Ivrea (TO) o via PEC all'indirizzo vodafoneomnitel@pocert.vodafone.it, esplicitando la causale. I clienti che decidono di recedere e hanno un'offerta che include telefono, tablet, Mobile Wi-Fi, Vodafone TV o che prevede un contributo di attivazione a rate, continueranno a pagare le eventuali rate residue, addebitate con la stessa cadenza e con lo stesso metodo di pagamento che hanno scelto. In caso di recesso, per non perdere il numero, potranno anche passare contestualmente ad altro operatore senza costi di disattivazione.

Come esercitare il diritto di recesso con Tre

Sul sito nella sezione dedicata a “Info modifiche contrattuali” si sceglie l’opzione secondo il proprio piano. Per i clienti 3Fiber/Adsl è possibile esercitare il diritto di recesso senza penali né costi di disattivazione nei 30 giorni precedenti il 5 aprile 2018, inviando una comunicazione avente come causale di recesso: “modifica delle condizioni contrattuali”. I canali possibili sono una raccomandata A/R all’indirizzo WIND Tre SpA – Servizio Disdette – Casella Postale 14155 - Ufficio Postale Milano 65 - 20152 Milano, PEC all’indirizzo servizioclienti155@pec.windtre.it, o ancora nei punti vendita Tre di proprietà, o infine chiamando il 133. Se sulla linea sono in corso pagamenti rateali, si potrà continuare a pagare le rate fino al termine naturale previsto o saldare le rate residue in unica soluzione, specificando la richiesta nella comunicazione di recesso.

Come esercitare il diritto di recesso con Fastweb

Sul sito dell’operatore una comunicazione in fondo alla homepage rimanda alla spiegazione della nuova modalità di fatturazione e chiarisce il diritto di recesso anche in questo caso senza penali, costi di disattivazione o restituzione degli importi relativi a promozioni già godute. L’operazione di recesso deve avvenire entro il 5 aprile 2018, inviando una raccomandata A/R a Fastweb SpA, Casella Postale 126 - 20092 Cinisello Balsamo (MI), o PEC all’indirizzo fwgestionedisattivazioni@pec.fastweb.it, allegando copia del documento d’identità e specificando come causale del recesso "modifica delle condizioni contrattuali". Per la disattivazione dei servizi Fastweb ci si può recare presso un negozio Fastweb, oppure si può contattare il Servizio Clienti Fastweb per avere tutte le informazioni e il supporto per la gestione della richiesta. Per maggiori informazioni è possibile consulta la sezione come posso gestire la mia offerta/chiusura abbonamento nell’Area Clienti MyFASTPage.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

adsl telefonia fatturazione mensile

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