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Gas: consigli per spendere meno e meglio

Pubblicato il 07/02/2018

Aggiornato il 16/02/2018

Gas: consigli per spendere meno e meglio

Quest’anno i consumatori hanno avuto una notizia non propriamente piacevole in termine di tariffe luce e gas. Come evidenziato nella nostra news "Aumenti 2018: a quanto ammontano e come contrastarli", le bollette subiranno incrementi per tutto il primo trimestre dell’anno in corso. 

Secondo quanto affermato dall'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico (dal 1° gennaio è diventata ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) nel comunicato rilasciato il 29 dicembre 2017, "la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.044 euro, con una variazione del +2,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un aumento di circa 22 euro/anno".

Per il gas un aumento nel periodo invernale è piuttosto fisiologico, data la maggior domanda della materia prima e il rialzo delle quotazioni a livello europeo. Ciò non toglie che individuare strategie taglia bolletta può comunque essere un valido ausilio per i consumatori. Di seguito abbiamo pensato di stilare una lista di consigli, volti a farvi risparmiare un po’ attraverso uno stile di vita attento e consapevole. 

Stabilite i consumi effettivi

La prima cosa da fare è chiedersi come usiamo il gas, calcolando per prima cosa qual è il consumo annuo (dato ricavabile dalle bollette, alla voce consumo annuo). Questa stima vi permetterà di fare simulazioni più accurate usando i simulatori come Segugio.it: tra i dati da inserire vi è proprio la voce consumo annuo. E’ un dato importate perché molte offerte si basano sul volume di gas consumato. Quando effettuate simulazioni online, dovete prestare attenzione al prezzo al metro cubo, la componente che incide maggiormente nel calcolo dei servizi di vendita. 

Verificate i piani tariffari: a prezzo bloccato o indicizzato 

Come spiegato nella news "Luce e gas: prezzo fisso o indicizzato?", sul mercato sono presenti piani tariffari a prezzo bloccato, indicizzato e fisso. Di seguito una spiegazione di dettaglio:

Prezzo bloccato: in questo caso il fornitore stabilisce un prezzo fisso per l’intera durata del contratto, in genere di uno o due anni. Alla scadenza, il gestore farà una nuova offerta al cliente, che avrà eventualmente facoltà di cambiare fornitore se non soddisfatto. Il vantaggio di queste offerte è che il cliente è al riparo da eventuali oscillazioni del prezzo del gas per tutta la durata del contratto: ciò significa che non subiranno eventuali rincari, né potranno beneficiare di possibili ribassi.

Prezzo indicizzato: il prezzo del gas cambia al variare del costo della materia prima. I prodotti che seguono questa logica sono solitamente agganciati alle tariffe dell’Autorità o ad altri indici di borsa. Le offerte a prezzo indicizzato permettono di approfittare di eventuali ribassi del prezzo del gas, ma non tutelano da possibili rincari.

Scegliete Rid e bolletta elettronica per risparmiare

Il pagamento con Rid è generalmente più conveniente rispetto ai bollettini postali: di solito è gratuito e permette di risparmiare fino a 18 euro l'anno in commissioni sui bollettini postali. Inoltre gli operatori del settore, scegliendo l'addebito bancario, permettono spesso di non pagare il deposito cauzionale.

Come dicevamo, il risparmio si ottiene a partire dal confronto delle tariffe. Segugio.it vi permette di farlo agevolmente, compilando il form dedicato. Ecco l'offerte più conveniente al 31 gennaio, ipotizzando un consumo di 1.600 standard metri cubi per una casa a Milano, abitata da 4 persone.

Si tratta del prodotto di wekiwi Gas prezzo fisso 12 mesi, con un costo annuo di 1003.25 euro, importo bollette personalizzabile e fatturato in acconto, app per la gestione e la fornitura dei consumi.

A cura di: Alessia De Falco

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Parole chiave

tariffe gas rincari

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