Maxi bollette addio: stop per la fatturazione a conguaglio
Aggiornato il 27/12/2017

Novità in arrivo per le tariffe luce, acqua e gas. E’ notizia recentissima l’approvazione da parte della Camera dello stop sulla fatturazione a conguaglio per le bollette di luce, acqua e gas. Il testo attende l’approvazione del Senato per diventare operativo.
Cosa accadrà ora? In pratica il testo di legge introduce nei contratti di fornitura relativi ai servizi di luce gas e acqua, un termine di prescrizione pari a due anni del diritto al pagamento del corrispettivo, sia nei rapporti tra utente e venditore, sia nei rapporti tra distributore e venditore.
Decadenza e prescrizione delle bollette sono termini che sollevano mille dubbi e fraintendimenti. L’art. 2934 del Codice Civile specifica che “Ogni diritto si estingue per prescrizione, quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge (per effetto dell’inerzia o del non uso da parte del titolare stesso)”.
Si parla di prescrizione non in modo automatico, ma se viene fatta valere, così come specificato all’art. 2938: “Il giudice non può rilevare d’ufficio la prescrizione non opposta”. Le prescrizioni brevi, come nel caso delle utenze domestiche, fino a poco tempo fa si attivavano trascorsi 5 anni dalla data di scadenza del pagamento.
D’ora in poi invece, grazie alle nuove disposizioni, i consumatori saranno ulteriormente tutelati rispetto al pagamento delle bollette e, in particolare, delle maxi stangate.
La proposta di legge si compone di due soli articoli. Viene definita "pratica commerciale contraria ai principi di buona fede, correttezza e lealtà l'emissione di fatture a debito nei riguardi dell'utente per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni", per i contratti di fornitura di elettricità, gas e acqua.
Da quanto la legge entrerà in vigore, dopo il sì del Senato, le aziende del settore non potranno più effettuare maxiconguagli della luce riferiti a periodi superiori a un biennio. Viene inoltre specificato che l'intimazione di pagamento immediato della somma a conguaglio costituisce pratica commerciale aggressiva: la minaccia di distacco può condizionare l'utente, di fatto distorcendone la capacità di giudizio.
La Camera non ha approvato la moratoria per le fatture già emesse, ma ha specificato che restano sospese le bollette per i quali il consumatore abbia presentato un ricorso.
Tuttavia, se la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo deriva da responsabilità accertata dell'utente, la sospensione non verrà applicata.
Per quanto concerne i rimborsi dei conguagli non dovuti, dovranno essere erogati entro tre mesi. Si tratta di una buona notizia per i dieci milioni di italiani che negli ultimi anni sono stati destinatari di maxibollette.
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