Etichette energetiche 2.0, più semplici e digitali

Trovato l’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE per la revisione dell’etichettatura energetica degli elettrodomestici, che permetterà di passare a targhette più chiare per i consumatori.
Dell’argomento ci siamo già occupati nella news "Il Parlamento europeo aggiorna le classi di efficienza energetica": il provvedimento approvato modifica l’attuale scala di etichettatura, passando dal range A+++/G alle sole lettere comprese tra la A e la G.
Il nuovo regolamento europeo deve ancora completare il normale iter, che consiste nel via libera del Consiglio europeo e nella seguente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Comunitaria.
Le etichette dovrebbero entrare in vigore nella seconda parte del 2019 e riguarderanno la maggior parte degli elettrodomestici – televisori, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, lampadine e aspirapolveri. Ci vorrà qualche anno in più invece per vedere applicati i codici a caldaie e boiler, per i quali si prospetta una data vicina al 2030, mentre per le apparecchiature che non rientrano nelle due categorie citate se ne riparlerà nel 2025.
La scala energetica potrebbe subire ulteriori modifiche se il 30% dei prodotti venduti sul mercato europeo rientreranno nella classe A, oppure se il 50% degli acquisti riguarderà le categorie A e B. Alla versione cartacea della nuova etichetta sarà affiancata anche quella digitale, con la possibilità di includere informazioni supplementari in termini di consumo energetico attraverso un QR Code che darà l’accesso direttamente dallo smartphone. La targhetta conterrà inoltre un simbolo che indicherà se il prodotto è Energy Smart, ovvero capace di modificare il funzionamento per ottimizzare il consumo.
“Grazie a questa nuova e imminente rivoluzione”, spiega Vincenzo Calenne, co-fondatore di QualeScegliere.it, “i consumatori saranno sempre più consapevoli e autonomi nella scelta dei prodotti e potranno avere accesso con un solo click a tutte le informazioni utili per il controllo dei loro consumi: è un fatto importante sia in termini di risparmio economico delle singole famiglie, sia dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente”. Per Calenne la nuova normativa dovrebbe spingere i produttori a sviluppare la progettazione e la produzione di soluzioni che mettano al primo posto l’efficienza energetica.
Soddisfatto della nuova normativa anche il Commissario per l’Azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, secondo cui l’etichettatura così rivista permetterà alle famiglie di risparmiare in bolletta quasi 500 euro l’anno.
Ricordiamo che per moderare la spesa di energia è importante anche il comportamento dei singoli utenti, che devono privilegiare l’abbattimento degli sprechi. Si tratta dunque di cambiare le abitudini che portano le famiglie a consumare risorse inutili: come già anticipato nell’articolo "Come risparmiare sulla bolletta della luce", gli elettrodomestici devono essere utilizzati durante le fasce orarie più economiche per la bolletta e vanno scollegati per evitare il consumo legato allo stand by.
Le abitudini dei consumatori devono riguardare anche la scelta della tariffa più adatta alle proprie esigenze. Un aiuto arriva da Segugio.it, il portale leader in Italia nel settore delle comparazioni online, con cui è possibile ottenere i migliori preventivi presenti sul mercato dell’elettricità. Ipotizzando una richiesta-tipo (potenza impegnata 3 kW, consumo annuo 2.700 kWh, frequenza di utilizzo sempre, modalità di pagamento RID ed invio bolletta elettronico nel comune di Milano) si nota la convenienza di wekiwi con Energia Prezzo Fisso 12 mesi, al prezzo di 436,42 euro. L’innovazione di Wekiwi riguarda la cosiddetta Carica mensile, un ammontare scelto dal cliente al momento della sottoscrizione del contratto che si basa sull’importo medio delle precedenti fatture. La Carica viene addebitata anticipatamente, all’inizio del periodo di fatturazione. Aderendo all’offerta si ottengono anche degli sconti da utilizzare sullo shop Wekiwi, che propone prodotti innovativi per il risparmio energetico.