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È legge l’abolizione del roaming internazionale

Pubblicato il 19/06/2017
È legge l’abolizione del roaming internazionale

È in vigore dallo scorso 15 giugno l’abolizione del roaming internazionale, un argomento di cui ci siamo già occupati nella news "Via il Roaming, ma non le polemiche". Si tratta della cancellazione dei sovrapprezzi applicati ai piani tariffari dei cellulari, una maggiorazione a cui il cittadino andava incontro quando lasciava il proprio Paese di residenza, decisa con l’approvazione del Parlamento Europeo lo scorso 7 aprile.

Le tariffe nazionali saranno applicate in tutti gli Stati membri e il provvedimento vale anche per chi si reca nel Regno Unito, nonostante la Brexit potrebbe rendere l’abbattimento dei costi non definitivo. Sono inoltre previsti accordi individuali con alcuni Paesi al di fuori dell’Unione, con Islanda, Liechtenstein e Norvegia, mentre restano fuori dagli accordi Albania, Svizzera e San Marino, dove il roaming rimarrà.

I vari gestori telefonici hanno già avvisato gli utenti via sms della fine degli extra-costi e di eventuali rimodulazioni delle opzioni addizionali sottoscritte per viaggiare all’estero, valide solo se si visitano Paesi diversi da quelli già citati. Qualora l’utente riscontri l’applicazione dei costi aggiuntivi, nonostante la nuova disposizione, dovrà informare l'operatore attraverso la procedura di reclamo.

Tuttavia la normativa europea consente agli operatori di stabilire un limite alla quantità di traffico roaming che gli utenti possono utilizzare. Oltre un certo volume di roaming dati a tariffa nazionale, definito dalla disposizione come ragionevolmente elevato, potrebbe essere applicato un sovrapprezzo pari al massimale previsto per i costi all'ingrosso in tutta l’Unione Europea. Questa maggiorazione è per il 2017 di 7,70 euro, da applicare su ogni GB di dati (iva esclusa): dunque gli operatori principali applicheranno i limiti solo se noteranno un uso eccessivo (o anomalo) da parte dell'utente.

Un rialzo è previsto anche se si superano i minuti di chiamate o il numero di sms previsti dai piani a consumo (ma non con le offerte illimitate). Si parla di 3,2 centesimi di euro (oltre Iva) per ogni minuto in più di telefonate effettuate e di un centesimo di euro (più Iva) per ogni messaggio che supera la soglia prevista dal contratto base.

Sarà possibile dunque usufruire della tariffa nazionale durante il soggiorno in uno degli Stati dell’Unione, a patto che la permanenza sia temporanea. Le offerte del Paese di provenienza non saranno più ammesse se il soggetto si trasferisce stabilmente nello Stato europeo visitato. Per questo motivo l’operatore controllerà ogni 4 mesi la provenienza della maggior parte del traffico, applicando le tariffe del roaming se più del 50% delle chiamate, degli sms o dei dati internet, proverranno da uno Stato diverso da quello in cui si risiede.

La normativa non permette inoltre agli utenti di acquistare una sim in un Paese in cui il costo della vita è inferiore, con il preciso scopo di utilizzarla dove risiede.

In tema di taglio dei costi, non bisogna dimenticare le tariffe internet proposte su Segugio.it, il portale con cui è possibile individuare i migliori prodotti dei principali operatori del settore. Ipotizzando al 15 giugno la richiesta di un cliente di Roma, la connessione più economica è quella di Linkem (con velocità di download di 20 Mb) che offre l’ADSL a 24,90 euro al mese e la navigazione gratuita in tutte le aree pubbliche coperte dal servizio Wi-Fi Linkem. Tra i servizi inclusi troviamo l’Area Clienti online con cui è possibile consultare i contratti attivi e modificare i dati personali.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

roaming

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