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Bollette elettriche più care nell'ultimo trimestre

Pubblicato il 02/10/2016
Bollette elettriche più care nell'ultimo trimestre

Primo aumento della spesa per energia per le imprese da inizio 2015, proprio mentre la CGIA di Mestre ha rilevato che le bollette italiane di luce e gas sono tra le più care d'Europa.

A segnalarlo Confcommercio, evidenziando un rialzo del 9,1% a 125,6 punti dell'indicatore della spesa elettrica ICET-E nel terzo trimestre 2016, dai 115,1 punti del secondo trimestre. Vale la pena ricordare che l'ICET è un indice dell'evoluzione di costo della fornitura di energia elettrica e gas costruito da Confcommercio in collaborazione con REF Ricerche, che misura l’andamento medio nel corso del tempo della spesa per la fornitura di energia elettrica e gas da parte delle imprese del Terziario.

In poche parole l’indice ICET restituisce in maniera sintetica l’impatto degli aggiornamenti tariffari dell’AEEG sulle categorie del commercio, dell’alloggio e della ristorazione, attraverso il calcolo della spesa per la fornitura di energia elettrica e gas del settore Terziario basato sui profili tipo di consumo più rappresentativi delle categorie suddette. L'Indice Costo Energia Terziario – Elettricità (ICET-E), invece, misura l’andamento della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta in regime di maggior tutela dai profili tipo di imprese del settore dei servizi. La scelta di diffondere questo dato è stata dettata dal fatto che il costo dell’energia è uno dei principali elementi che riduce la competitività delle imprese e diminuisce il reddito delle famiglie con conseguenze pesanti sulla crescita del PIL e sul saldo della nostra bilancia energetica.

L'aumento dell'indice ICET-E nel terzo trimestre dell'anno è riconducibile a due fattori, spiega Confcommercio. Da un lato, un rialzo del 12% dei prezzi della materia prima fissati dall'Autorità sulla base delle previsioni dell'Acquirente unico; dall'altro, un preoccupante aumento del 70% del costo del dispacciamento. Aumento che ha indotto l'Autorità per l'energia ad attivare opportune misure per valutare potenziali abusi nel mercato dei servizi di dispacciamento dell'energia elettrica. Nel dettaglio è continuata la discesa dei prezzi all'ingrosso dell'energia (PUN) dove il prezzo all'ingrosso medio, calcolato sul profilo del terziario preso a riferimento, è passato da 41,27 €/MWh a 35,26 €/MWh. Sul piano tendenziale il terzo trimestre 2016 segna un'inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti registrando un lieve aumento dello 0,8% della spesa per l'acquisto di energia, il primo dall'inizio del 2015. Tra le componenti della bolletta, si registra un livello minimo in termini percentuali del peso del "bene chilowattora" pari al 23,5% a fronte, invece, di un aumento record dei costi di dispacciamento (+70% rispetto al trimestre precedente) la cui incidenza sul totale della bolletta è raddoppiata rispetto a un anno fa arrivando a pesare per il 10%. Complessivamente il peso delle componenti fiscali e parafiscali (oneri, accisa ed imposta sul valore aggiunto) si attesta al 55,7% rispetto ad un'incidenza del 56,8% relativa allo stesso periodo del 2015.

Il modo migliore per gli utenti di risparmiare resta quello di confrontare la spesa in bolletta tramite Segugio.it, il portale che permette di scegliere l'offerta più conveniente per l'energia elettrica, attraverso una comparazione dei vari operatori attivi sul mercato.

Utilizzando un profilo-tipo nella provincia di Milano – consumo annuo di 2.700 kWh e potenza impegnata di 3 kW, modalità di pagamento RID, invio bolletta elettronico e una frequenza di utilizzo in qualsiasi fascia oraria – si scopre che la tariffa luce più conveniente, al 30 settembre 2016, è Next Energy Luce di Sorgenia. Il contratto prevede una spesa durante i 12 mesi di 451,60 euro. Segue poi l'offerta Link di Eni gas e luce a 453,73 euro. 

Oppure si può scorrere la lista aggiornata quotidianamente delle migliori tariffe luce disponibili sul sito proposte dalle aziende convenzionate con il servizio di confronto gratuito di Segugio.it.

Intanto tornano ad avere validità gli aumenti delle bollette di luce e gas per il trimestre luglio-settembre che erano stati sospesi, quasi due mesi fa, dal Tar della Lombardia su ricorso del Codacons. E ciò per effetto di un'altra decisione dei giudici amministrativi lombardi che, rimandando ancora una volta il giudizio nel merito ai prossimi mesi, hanno dato per ora l'ok ai rincari imponendo, però, all'Autorità per l'Energia di preparare un piano per gli eventuali rimborsi ai clienti in caso di bocciatura definitiva degli aggiornamenti al rialzo stabiliti a fine giugno. Con questa ordinanza i giudici, presieduti da Mario Mosconi, hanno disposto quella che loro stessi definiscono una "misura cautelare atipica": da un lato, infatti, stabiliscono che è "impregiudicata l'efficacia dei provvedimenti impugnati", ossia i rincari del trimestre luglio-settembre tornano ad essere validi; dall'altro lato, tuttavia, il Tar impone all'Autorità per l'Energia di adottare entro 40 giorni "dalla comunicazione o dalla notificazione della presente ordinanza, un apposito provvedimento, ad efficacia subordinata all'accoglimento del ricorso, con il quale siano predeterminate sin d'ora le modalità per la liquidazione e corresponsione automatica, senza necessità di apposita richiesta da parte dei clienti finali, dei rimborsi spettanti a questi ultimi in caso di esito favorevole della controversia". Una controversia non ancora definita nel merito e il cui esito, come scrive il collegio, è "incerto". I giudici, tra l'altro, chiariscono che "a un primo sommario esame" e "in linea di principio" il "prezzo di riferimento per il mercato tutelato" deve "coprire i costi effettivi, tra i quali rientrano quelli connessi al servizio pubblico di dispacciamento". Allo stesso modo, però, si devono "soddisfare le esigenze cautelari rappresentate dai ricorrenti", ossia dall'associazione dei consumatori, "mediante la sollecita definizione della controversia, assicurando altresì adeguata tutela all'interesse collettivo dei clienti finali alla certezza degli eventuali rimborsi". E proprio per contemperare "equamente" l'interesse dei "clienti" con quello "contrapposto" all'integrale "copertura dei costi di approvvigionamento dell'energia elettrica" il Tar ha optato per un provvedimento cautelare così particolare. E ha rinviato ancora una volta il giudizio nel merito ad una "udienza pubblica" fissata per il prossimo 16 febbraio. "Non è più sospesa la delibera di aggiornamento bollette luglio-settembre", ha spiegato in una nota l'Autorità dell'Energia, che non ha ancora deciso se dare il via o meno a rincari nelle prossime bollette, dopo lo sblocco degli aumenti deciso dai giudici.

"Dal Tar arriva - ha affermato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - un provvedimento teso a tutelare pienamente gli utenti dall'arroganza dell'Autorità e dei gestori elettrici, che volevano applicare gli aumenti delle tariffe nonostante questi siano stati causati da speculazioni dei grossisti. Ora dalle prossime bollette le tariffe potranno essere maggiorate,  ma solo se l'Autorità e le società interessate adotteranno un meccanismo di rimborso automatico dei rincari in favore dei clienti, indispensabile se gli aumenti dovessero essere definitivamente bocciati nel giudizio di merito".

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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Parole chiave

bollette energia luce imprese

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