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Canone Rai, arriva il contributo per i gestori elettrici

Pubblicato il 24/03/2016
Canone Rai, arriva il contributo per i gestori elettrici

Arriva dal Governo la risposta alle ostilità delle società di energia elettrica sulla riscossione del canone Rai in bolletta. Il Ministero dello sviluppo economico ha deciso che i gestori elettrici riceveranno dall’Agenzia delle Entrate il pagamento per il loro lavoro di riscossione per conto dello Stato.

Come avevamo avuto modo di approfondire nella news di Segugio.it circa i quesiti irrisolti sul canone Rai in bolletta, Assoelettrica e Utilitalia avevano manifestato in precedenza la contrarietà al provvedimento inviando al Ministero un documento nel quale esponevano tutte le loro perplessità. Inoltre le Associazioni chiedevano una adeguata retribuzione per il servizio pubblico che le società elettriche avrebbero fornito con l’entrata in vigore della legge.

I dubbi erano stati sottolineati dallo stesso presidente dell’Assoelettrica, Chicco Testa: “le imprese devono predisporre i necessari sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate. Bisogna incrociare le banche dati, occorre chiarire una lunga serie di problemi che ancora non sono stati sciolti, dalla questione dei ritardati pagamenti alla morosità, dall'eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali”.

A tal proposito dunque è stato previsto nella bozza del decreto attuativo l’erogazione di un contributo forfettario di complessivi 14 milioni di euro da corrispondere alle società elettriche sia per il 2016 che per il 2017. Il documento doveva essere varato entro 45 giorni dell’entrata in vigore della legge di Stabilità ma i termini sono scaduti lo scorso 15 febbraio.

L’addebito del canone Rai scatterà dalla prima bolletta di luglio, nella quale si cumuleranno le precedenti 7 rate arretrate da 10 euro ognuna e il cittadino che possiede un apparecchio TV verserà un contributo totale di 100 euro all’anno.

Se il contratto elettrico nella casa di residenza è intestato a un soggetto diverso dall’intestatario del canone, l’Agenzia delle Entrate effettuerà la voltura d’ufficio della stessa tassa al titolare del contratto elettrico. Nel caso in cui i clienti decidano il pagamento della sola utenza, il gestore provvederà a inviare loro dei solleciti; se entro l’anno solare successivo il canone non viene versato, sarà l’Agenzia delle Entrate a recuperare le somme evase, applicando sulla cifra da riscuotere eventuali sanzioni e interessi. Tuttavia, in nessun caso il mancato pagamento dell’imposta sulla TV di Stato porterà al distacco della fornitura di energia elettrica.

L’intestatario di un’utenza elettrica che non possiede la TV può fare un’autocertificazione allo sportello SAT dell’Agenzia delle Entrate, con modalità che saranno definite nello stesso decreto.

Ricordiamo che l’imposta televisiva non si versa per la seconda casa, in quanto il canone è dovuto una sola volta. Sono esclusi dal pagamento anche coloro che guardano la TV via internet tramite computer (non essendo il PC un apparecchio adatto a ricevere il segnale audio e video) e i contribuenti di età pari o superiore a 75 anni con un reddito proprio e del coniuge che non supera complessivamente i 6.713,98 euro all’anno. La legge dovrebbe prevedere entro il 2018 l’innalzamento della soglia di esenzione a 8 mila euro.

Si possono trovare tutte le risposte alle domande più frequenti sul Canone Rai in bolletta, in un altro approfondimento di qualche settimana fa su Segugio.it.

E' bene ricordarsi che, non è tenuto a pagare neanche chi detiene l’apparecchio all’interno di un’attività commerciale, in quanto non si tratta di un’utenza domestica. In questo caso gli esercenti saranno tenuti comunque a versare un canone speciale previsto per quello specifico tipo di utenza. 

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

canone rai bolletta energia elettrica tv

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