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Gli italiani preferiscono il telefonino

Pubblicato il 20/04/2015

Aggiornato il 04/05/2015

Gli italiani preferiscono il telefonino

Più telefoni che computer: agli italiani piace navigare, parlare e connettersi in mobilità. Arrivano le rilevazioni del Rapporto Eurispes 2015 e riprendono un dato ormai evidente: lo smartphone è il device più diffuso nelle famiglie italiane.

Lo possiede il 67%, mentre una percentuale minore, il 64,4%, ha un PC portatile e il 62,2% un computer fisso. Inoltre, quasi un terzo degli intervistati possiede un tablet (36,8%), poco meno di un terzo invece dispone di un lettore mp3 (30,7%) e soltanto l'11,3% ha un lettore e-book.

Merito dei social network, oramai non più appannaggio del solo popolo di nativi digitali, ma anche dei nuovi canali di servizio e informazione. Il 99,5% degli italiani dichiara infatti di usare il telefonino per chiamare, l’88% per inviare e ricevere sms. Inoltre, il 61,2% naviga sul web e il 60,6% comunica con Whatsapp o con altre chat.

C’è inoltre un 40,2% che usa il telefonino principalmente per lavoro, un 34,2% per ascoltare musica, un 31,1% per giocare e un 20,3% per vedere video e guardare la tv in mobilità.

La quasi totalità degli utenti, il 95,7%, è su Facebook. Meno della metà è iscritta e attiva su Twitter (il 43,2%), il 40,1% su Google+, il 34,2% su Instagram e solo il 20,9% su Linkedin.

Interessante incrociare i dati Eurispes con quelli della total digital audience di Audiweb, l’organismo che rileva e distribuisce i dati di audience di internet in Italia. Secondo l’ultima ricerca di novembre dell’anno appena trascorso, la mobile audience nel giorno medio è stata di 17,4 milioni di utenti unici che hanno trascorso in media 1 ora e 38 minuti: 9 milioni di user hanno navigato esclusivamente da un dispositivo mobile.

Il 69% degli utenti ha tra i 25 e i 34 anni, il 66% tra i 18 e 24, il 56% è tra i 35 e 54 anni. Chi passa più tempo incollato allo schermo sono i giovani nella fascia di età dai 18 ai 24 anni, con 2 ore e 31 minuti al giorno in media.

Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, sottolinea le conseguenze della presa di coscienza di vivere in una nuova era di Internet of Things: “Oltre ai cambiamenti sociali ed economici che questo comporterà, non possiamo più ignorare il fatto che le guerre si combatteranno sempre più sul filo del web. Più di ogni cosa è quindi fondamentale adeguare il Sistema Paese a questo nuovo scenario, facendo prevenzione, gestendo i rischi e gli eventuali incidenti in maniera tempestiva e in tempo reale”.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

smartphone

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