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Elettricità: la convenienza delle tariffe biorarie

Pubblicato il 23/10/2014
Elettricità: la convenienza delle tariffe biorarie

A partire dal primo luglio del 2010, sono entrate in vigore le tariffe biorarie. Riservate inizialmente agli utenti domestici situati nella fascia di maggior tutela, ad esclusione di quelli il cui contatore non sia tele-gestibile, sono poi state estese a coloro che hanno scelto il libero mercato. Il loro obiettivo è quello di favorire l'efficienza energetica tramite politiche che prevedono tariffe più leggere per chi consuma di sera e nei giorni festivi, con leggeri aggravi di spesa nelle ore di punta.

Comparando le tariffe biorarie in vigore, si scopre che il timore di un possibile fallimento delle stesse, che avrebbe potuto verificarsi a causa dell'aumento delle tariffe serali deciso dai gestori al fine di controbilanciare l'abbondanza dell'offerta di energia nelle ore più calde della giornata, a seguito dell'avanzata dell'energia fotovoltaica, in effetti si è risolto.

Nonostante quanto accaduto sul mercato, infatti, negli ultimi due anni il vantaggio delle tariffe biorarie si sarebbe addirittura consolidato, soprattutto sul mercato libero. Se è vero che in questo caso una scelta oculata comporta vantaggi su tutte le tipologie di consumo, le tariffe biorarie sono più vantaggiose per quegli utenti situati nella fascia protetta che siano soliti consumare maggiormente nelle ore normali del giorno, mentre il mercato libero concentra i vantaggi nei periodi serali e festivi.

Va inoltre considerato che nell'ultimo biennio le tariffe biorarie sono riuscite ad aumentare la propria competitività facendo calare del 36,57% il prezzo della componente energia all'interno delle fasce festive e serali. Sempre nel corso di questo periodo, il calo del prezzo medio dell'energia nel corso delle ore giornaliere si è attestato oltre il 16%. Tanto che la differenza di 26 centesimi tra il prezzo dell'energia del mercato libero e quello della fascia giornaliera fatta segnare nel 2012, due anni dopo ha toccato quota 32. Sul mercato tutelato, questa differenza, che nel 2012 si era situata sui dieci centesimi, oggi è invece sugli otto.

Sono infine gli stessi analisti a consigliare l'adozione della tariffe basate su fasce orarie: bioraria a chi sia solito consumare elettricità in fascia serale o festiva, mentre chi passa molto tempo in casa dovrebbe adottare la tariffa monoraria.

A cura della Redazione

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Parole chiave

tariffe biorarie tariffe energia

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