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Avete dimenticato di pagare una bolletta? Ecco cosa fare

Pubblicato il 26/08/2017
Avete dimenticato di pagare una bolletta? Ecco cosa fare

Se non avete la domiciliazione delle bollette, può capitare che vi dimentichiate di pagarle nei tempi previsti. 

Oggi oltre alle utenze tradizionali, luce e gas, troviamo una serie di altre comunicazioni di pagamento, per cui può capitare di confondersi.

Il consiglio è, se potete, di effettuare la domiciliazione, il modo migliore per evitare ritardi: si tratta di uno strumento per automatizzare i pagamenti, permettendo all’operatore di prelevare automaticamente dal vostro conto alle scadenze previste. Di solito si utilizza una procedura denominata Rid, attivabile presso tutti gli istituti di credito.

Se invece non avete effettuato la domiciliazione e avete dimenticato il pagamento, è opportuno provvedere quanto prima a regolarizzare la posizione.

Nella comunicazione contenente il sollecito di pagamento, viene indicato il termine ultimo per saldare la bolletta non pagata relativa alla fornitura: tale scadenza non può in ogni caso essere inferiore ai 20 giorni solari dall’emissione della raccomandata da parte del venditore, inferiore a 15 giorni solari dall’inivio della raccomandata da parte del venditore.
Se la comunicazione di mora viene trasmessa tramite PEC, il termine è di 10 giorni solari.

Nella raccomandata viene indicata la data entro cui verrà sospesa la fornitura.

Spesso l’iter non è così drastico: la maggior parte degli operatori provvedono prima a ridurre al 15% la potenza disponibile, così da permettere di regolarizzare i pagamenti senza avere troppi disagi.
Nelle due settimane successive avviene la sospensione. Da questo iter sono esclusi i clienti non disalimentabili, tra cui le persone che per ragioni di salute sono connessi a macchine salvavita.

Il venditore, una volta ricevuta l’attestazione di pagamento, procede a inviare la richiesta di riattivazione della fornitura immediatamente al distributore che a sua volta procede alla riattivazione entro un giorno dalla data di ricevimento.

Nel caso in cui la riattivazione avvenisse in ritardo, è previsto per il cliente un indennizzo automatico: 35 euro per riattivazioni eseguite entro il doppio del tempo previsto, 70 euro entro il doppio del tempo previsto e 105 euro se viene superato il triplo del tempo previsto.

Esistono degli oneri da pagare per morosità: il servizio di maggior tutela prevede un contributo fisso di 26,76 euro (ridotto del 50% quando c’è un contatore telegestito), cui si aggiungono 23 euro per oneri amministrativi per la riduzione di potenza o per la sospensione della fornitura e altri 23 euro per il ripristino o la riattivazione. 

Diverso il caso del mercato libero, dove si paga solo il contributo fisso di 26,76 euro (sempre dimezzato se c’è un contatore telegestito) più l’eventuale addebito dei costi per la prestazione commerciale come indicato nei singoli contratti.

Gli interessi di mora vengono calcolati in base ai giorni di ritardo e al tasso di riferimento fissato dalla BCE maggiorato del 3,5%. 

Gli interessi di mora riguardano tuttavia soltanto i cattivi pagatori, cioè da chi negli ultimi 365 giorni ha pagato almeno due bollette in ritardo, anche se non consecutive.

Per i buoni pagatori, cioè per chi è sempre stato in regola con i pagamenti, è previsto solo il pagamento dell’interesse legale, per i primi dieci giorni.

Se volete ulteriori approfondimenti, potete leggere la guida Segugio dedicata a normativa e documenti del settore dell’energia.

Se invece desiderate avere una panoramica delle soluzioni più convenienti in ambito energia, potete richiedere un preventivo gratuito oppure visitare la sezione dedicata alle offerte più convenienti, aggiornata quotidianamente.

A cura di: Alessia De Falco

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