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Nuovi chiarimenti sui rimborsi del canone Rai

Pubblicato il 28/03/2017
Nuovi chiarimenti sui rimborsi del canone Rai

La nuova modalità di riscossione del canone Rai in bolletta, di cui si può anche leggere nell’articolo "Canone Rai, dal 2017 ridotto a 90 euro", è oramai entrata a regime, anche se la sua disciplina presenta ancora dei punti oscuri che creano qualche problema ai contribuenti.

Per questo motivo arrivano nuovi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sul sistema dei rimborsi della tassa, ottenuti grazie ad alcune richieste presentate dall’Unione Nazionale Consumatori. A far discutere sono le segnalazioni di coloro che hanno pagato il canone anche sulla seconda casa e che, in base al principio secondo cui la tassa va pagata solo sull’abitazione principale, pretendono la restituzione di quanto dovuto.

In questi casi la normativa impone di presentare l’apposito modello di esenzione con cui si informa il Fisco del versamento dell’imposta su un altro immobile. Tuttavia l’eventuale dimenticanza di segnalare alle Entrate la presenza di una seconda utenza elettrica, all’interno dello stesso nucleo familiare, non preclude la richiesta di rimborso della somma. Nell’istanza da inoltrare va inserito come causale il codice 4 e la data del primo gennaio 2016 come quella a partire dalla quale si domanda la restituzione dell’importo. Sul modulo è presente un'area in cui si dovrebbe specificare il mese e l’anno di termine del canone per cui si chiede il rimborso: l’Agenzia chiarisce però ai contribuenti che tale spazio deve essere lasciato in bianco, in modo da non ricevere l’abbonamento sulla seconda utenza per il 2017.

Per quanto riguarda la dichiarazione di esenzione, lo stesso ente ha già comunicato come questa non fosse più soggetta alla precedente scadenza del 31 gennaio – una nota già trattata nell’articolo Novità sul canone Rai: cambia la dichiarazione sostitutiva – potendo dunque essere inviata in qualsiasi giorno dell’anno.

La nuova modalità di pagamento del canone ha portato nel 2016 a un aumento del gettito del 16,3% rispetto al 2015. A confermarlo è il Ministero dell'Economia che ha reso noto come gli incassi si siano attestati sui 2.002 milioni di euro su base annua, una cifra che supera abbondantemente gli 1,8 miliardi previsti al momento della riforma.

Il successo della manovra non cancella le perplessità dell’Unione Nazionale Consumatori. “Il canone a 90 euro”, commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Associazione, “è ancora troppo elevato visto il recupero dell'evasione. Ora il MEF (Ministero Economia e Finanza) ha il dovere, come previsto dal comma 160 della Legge numero 208/2015, di rendere immediatamente operativo l'innalzamento della soglia di esenzione da 6.713,98 euro a 8.000 euro per chi ha un’età pari o superiore a 75 anni, restituendo i soldi a chi, nel frattempo, è stato costretto a pagare”.

Dal 2018 il canone dovrebbe essere ulteriormente abbassato a 80 euro, rendendo ancora più leggera la bolletta elettrica. A tal proposito è bene ricordare che per tagliare anche il costo della luce basta fare una simulazione su Segugio.it, il portale che consente di usufruire delle migliori tariffe attualmente sul mercato.

Ipotizzando una famiglia residente a Milano che consuma 2700 kWh l’anno – potenza impegnata di 3 kW, frequenza di utilizzo sera, modalità di pagamento con bollettino postale e invio fattura cartacea – si scopre che la tariffa più economica è quella di AGSM. Premium Web Luce Casa Multioraria prevede una spesa annua di 324,58 euro e una fatturazione bimestrale, con i conguagli che saranno effettuati solo al ricevimento dei consumi effettivi. Tra i servizi inclusi troviamo lo Sportello online che permette di consultare lo stato dei servizi e dei pagamenti, comunicare l’autolettura del contatore, inoltrare segnalazioni e reclami.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

canone rai bolletta luce esenzione canone

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