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Elettrodomestici e bolletta: un matrimonio che può funzionare bene

Pubblicato il 28/02/2017
Elettrodomestici e bolletta: un matrimonio che può funzionare bene

Le nostre case sono sempre più piene di elettrodomestici performanti, ognuno con una funzione precisa ma tutti con la finalità di farci lavorare meno e garantire il massimo del comfort. Così capita sempre più spesso di far fronte a consumi di energia eccessivi, che fanno lievitare il costo delle bollette e rischiano di mettere in serio pericolo l’equilibrio del nostro ambiente. Senza tralasciare che la nuova riforma delle Tariffe elettriche per i clienti domestici ha eliminato il regime progressivo, basando i nuovi consumi non più sugli oneri di sistema e i servizi di rete, ma solo sulla potenza impegnata, come abbiamo avuto modo di trattare in "Bollette più care con la riforma delle tariffe elettriche".

A partire dal 2011, in un processo di adeguamento graduale, è scattata l’obbligatorietà dell’etichetta energetica, uno strumento di informazione che dice in poche chiare lettere tutte le specifiche di consumo degli elettrodomestici. L’obbligo per i rivenditori è di porre ben visibile l’etichetta energetica, davanti o sopra agli apparecchi esposti per la vendita, anche se ancora contenuti nel loro imballaggio. L’etichettatura energetica comunitaria ha come finalità l’informazione ai fini di un impiego più razionale del prodotto stesso, favorendo così il risparmio energetico e riducendo l’inquinamento atmosferico.

È proprio in questo modo, con la conoscenza, insieme a un uso più razionale degli elettrodomestici che si può arrivare a risparmiare fino al 40% sulle bollette. Una cifra importante, se si pensa che quello che è necessario fare riguarda soprattutto adottare comportamenti adeguati, che favoriscano il risparmio. Vediamo allora come usare gli elettrodomestici più comuni, e dare un bel taglio alle bollette.

Partiamo dalla lavatrice. Va da sé che acquistarne una in classe energetica superiore consente già un bel risparmio dei consumi. A questo bisogna aggiungere l’adozione di alcune accortezze come lavare solo a carico pieno, salvo che non si disponga della funzione mezzo carico e in genere non usare le temperature oltre i 40°C, sufficienti per eliminare le macchie. Per fare un esempio, il consumo di un lavaggio di 5 chili alla temperatura di 60°C fatto con una lavatrice di classe A è di 2,37 kWh, quello di una lavatrice in classe B è di 2,87 kWh.

La lavastoviglie è un altro elettrodomestico che consuma parecchia energia. Lavare le stoviglie in questo modo richiede dai 12 ai 14 litri di acqua, una quantità minima rispetto a quanto ne possiamo consumare con un lavaggio a mano, fino a 50 litri. Molto più alto è il consumo di energia, ma basta escludere la funzione di asciugatura e si risparmierà fino al 40%: semplicemente aprendo lo sportello della macchina, le stoviglie si asciugheranno con il loro stesso vapore.

Anche il frigorifero può essere causa di alti consumi, soprattutto se lo sia apre molto di frequente, obbligando così il motore a bruciare nuova energia per tornare alla temperatura impostata. Se si sceglie un frigo di classe A++, i consumi sono molto ridotti: da 188 a 263 kWh all’anno, contro i 263 fino ai 344 kWh per un frigorifero di classe A+.

È consigliabile usare il forno elettrico per cuocere, meno per scaldare visto che nella fase iniziale consuma molto, fino a quando raggiungere la temperatura. Anche in questo caso è consigliabile acquistare la classe energetica A, che per forni di taglia piccola (12-35 litri) garantisce consumi fino a 60 kWh, mentre se la classe è B si passa a un consumo di 80 kW annui.

I condizionatori sono anche questi fonte di un consumo importante. È necessario che siano di classe energetica superiore ma anche che gli ambienti in cui vengono installati siano ben isolati e coinbentati. Altra accortezza è che durante il funzionamento porte e finestre rimangano chiuse, così da evitare ogni dispersione di temeratura.

Tra un televisore Led e uno Lcd o al Plasma, meglio scegliere il primo, che ha un consumo medio di 70-90 watt, contro i 120-160 watt dell’Lcd e i 250-300 di un Plasma. E vale lo stesso per gli schermi del computer, visto che un monitor Lcd consuma il 70% in meno rispetto a uno tradizionale.

Occhio anche alla famosa funzione stand by di schermi e TV, che è comunque fonte di consumo: spegnere lo schermo quando non lo si utilizza o prima di andare a letto contribuisce a risparmiare.

Ancora gli elettrodomestici per l’asciugatura e la messa in piega dei capelli, phon e piastre. Oltre a sceglierli di classe energetica superiore, è buona regola non usarli ad alte temperature o su capelli troppo bagnati: ne guadagnerà il consumo di energia e la salute dei capelli.

In ultimo, è d’obbligo ricordare come la scelta della migliore soluzione di energia elettrica sia tra i presupposti per fare economia. Per questo è utile trovare la tariffa migliore per le proprie esigenze su Segugio.it. Non è tutto: si possono immettere i dati fondamentali di consumo per ottenere anche le migliori offerte gas! Cosa aspettate? Provare per credere.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

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