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Tariffe, cos'é successo negli ultimi dieci anni

Pubblicato il 26/11/2016

Aggiornato il 30/05/2018

Tariffe, cos'é successo negli ultimi dieci anni

Se l'inflazione stenta ad aumentare le tariffe sui servizi essenziali registrano un vero e proprio decollo. Negli ultimi dieci anni, infatti, i prezzi di luce, acqua, e rifiuti sono praticamente raddoppiati rispetto all'inflazione. Si prevedono schiarite per il 2017, con bollette di energia e gas meno care grazie soprattutto al taglio del costo delle materie prime.

Da un'indagine di Federconsumatori emerge chiaramente che nell'ultimo decennio le tariffe sono aumentate mediamente del 32,7% a fronte di un'inflazione nel medesimo periodo del 15,1%. La situazione si fa sempre più pesante per le famiglie italiane, costrette a pagare bollette sempre più care: all'interno del bilancio familiare il peso dei servizi essenziali è aumentato del 38% rispetto a 20 anni fa, a discapito di altre spese importanti come i consumi che sono alla base del rilancio dell'economia.

Il maggior aumento si è registrato in servizi vitali per le famiglie. La crescita più marcata nell'ultimo decennio 2006-2016 è stata quella delle tariffe dell'acqua +88,2%, dei rifiuti +52,8%, dei pedaggi autostradali e dei parcheggi +42,6%, dei trasporti ferroviari +48,3 %, dei servizi postali +40,9%, dei trasporti urbani +29,7%, dei taxi +26,6%, dell'energia elettrica +18%.

Unico dato in controtendenza, che segna una diminuzione del 16%, è quello relativo alla telefonia (fissa e mobile). Registra una crescita moderata, a seguito della eccessiva offerta e del calo dei consumi, anche la tariffa del gas, +3,1%.

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Nel periodo in cui c'é stata la vera e propria recessione, ossia dal 2008 al 2016, il peso sempre più forte della pressione fiscale e parafiscale (in particolare sulle bollette energetiche) e il mancato decollo della concorrenza in alcuni settori hanno portato ad un grave impoverimento delle famiglie. Se poi aggiungiamo i redditi da lavoro fermi da anni ed erosi nel potere d'acquisto; i consumi ridotti e contenuti sugli altri capitoli di spesa familiare per privilegiare il pagamento delle spese obbligate, quali quelle dei servizi essenziali; l'aumento delle entrate fiscali nel 2015 del +6,4%, un debito pubblico che non accenna a diminuire ed un Paese che non cresce, il quadro si completa in tutta la sua drammaticità.

Così si spiega il grave aumento della morosità e delle richieste di sospensione delle forniture, senza contare la forte richiesta di rateizzazione nel pagamento delle medesime. I tassi di morosità si attestano a 24 mesi al 4,5% delle utenze per le bollette dell'acqua, al 2,6% per le bollette del gas ed all'1,2% per quelle elettriche, dipingendo un quadro in cui si registra una forte crescita della povertà assoluta, che conta 4.598.000 cittadini italiani in forte disagio sociale quotidiano e 15.000.000 di cittadini in povertà relativa con valori che non sono mai sono stati così elevati da 10 anni a questa parte.

11,264 miliardi di Euro nel 2014 è invece il credito che vantano le società di recupero credito per le bollette energetiche, acqua e telefonia (con dati in crescita nel 2015/6).

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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Parole chiave

tariffe bollette rincari

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