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I condomini tornano a condividere, anche l’ADSL

Pubblicato il 23/11/2016
I condomini tornano a condividere, anche l’ADSL

Torniamo a parlarvi di ADSL dopo avervi dato evidenza, qualche giorno fa, delle tariffe più convenienti di novembre. Sull’onda della sharing economy i condomini tornano a essere collaborativi, in un’ottica di risparmio e miglioramento della qualità della vita in casa. Ci si aiuta per le piccole riparazioni, con lo scambio di oggetti o la condivisione dell'ADSL e del servizio di TV on demand ma anche per la cura di figli, anziani o animali. Facebook e WhatsApp affiancano il vecchio passaparola per le comunicazioni.

I vicini dunque non sono solo una croce... ma anche una delizia. Secondo un sondaggio condotto da Immobiliare.it il 22% di chi vive in condominio ha sviluppato una o più attività di aiuto reciproco con i vicini di casa. Se sono tanti quelli che dichiarano di essere in guerra con i propri dirimpettai, e le cronache locali sono piene di diatribe finite in tribunale, per molti altri rappresentano un elemento di supporto e sostegno familiare assolutamente indispensabile. 

Sembrerà strano ma di condomini collaborativi ce ne sono tanti: il 44% di chi dichiara di vivere in uno di questi condivide con il gruppo di vicini, gratuitamente o a prezzo scontato, competenze professionali: piccoli lavori di idraulica, riparazioni del PC, cucito, servizi di estetica e molto altro ancora. Apprezzato anche lo scambio di oggetti che non servono più, con una percentuale del 36,9%: vestiti in primis, ma anche libri, elettrodomestici e pezzi d’arredamento passano da una porta all’altra in un’ottica di risparmio a chilometro zero. 

Non solo oggetti però ma anche cure affettive per persone o animali. Ci si supporta in caso di bisogno, in primis per curare gli animali (23,7%) ma pure per la gestione dei bambini – il 16% degli intervistati dichiara di alternarsi con i vicini per accompagnarli e riprenderli da scuola, mentre il 5% condivide la babysitter o si offre di tenere a bada i figli del dirimpettaio quando questi non può. Anche attorno agli anziani si cerca di fare “gruppo”: tra le attività in cui è alto l’apporto dei vicini di casa c’è proprio l’assistenza ai nonni, per i quali è utilissima anche la semplice compagnia (5,4%) o la spesa.

Il concetto di “sharing” si applica anche alla tecnologia: l'11,84% dichiara di condividere l’ADSL e il 5,7% di dividere i costi per l’accesso ai servizi di TV on demand, come Netflix o Infinity. Per risparmiare ulteriormente sulle tariffe dell'ADSL, oltre a ricorrere allo sharing, si può scegliere la tariffa più vantaggiosa sul mercato con il comparatore Segugio.it. Una volta inseriti i dati sulla velocità di download minima desiderata quando si naviga su Internet e il numero di chiamate verso telefoni fissi e mobili che si effettuano in media ogni mese, e indicando anche l’eventuale necessità di modem wi-fi o SIM dati e se contemporaneamente si richiede l’attivazione di una nuova linea telefonica o meno, il servizio ti restituisce rapidamente la lista delle offerte adsl e telefono disponibili e per ogni offerta trovata elenca le principali caratteristiche e i costi, fissi e variabili, mensili e annuali, iniziali e a regime, che si dovranno sostenere per la connettività internet e per il telefono. 

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Diventano collettive anche le attività connesse al verde e alla pulizia degli spazi comuni: si cura a turno il giardino condominiale o si annaffiano le piante del vicino quando è in vacanza (6,8%); si pulisce o si gestisce a turno la spazzatura condominiale nel 5,7% delle risposte.

Non mancano, ovviamente, idee più originali: c’è chi ha organizzato un vero e proprio sistema di controllo notturno delle case in caso di assenza e chi ha creato gruppi di acquisto, alimentare e non, fino ad arrivare alla gestione di un orto comune, o all’organizzazione di attività ludico-ricreative per bambini e adulti. 

I social network entrano prepotentemente anche in questo campo, nonostante a vincere sia ancora il passaparola tra le varie forme di comunicazione tra condomini. Il 21,9% dichiara di avere un gruppo WhatsApp per raggiungere tutti in maniera immediata, mentre il 19,3% utilizza la buona e vecchia bacheca nel portone di casa. Se sono in pochi a indicare il portinaio come tramite delegato a queste comunicazioni (solo il 7% lo cita) quasi il 5% ha creato ed utilizza un gruppo Facebook, una comodità anche per condividere notizie, foto e segnalazioni di ogni genere.

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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