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Piani tariffari più trasparenti, lo assicura l’AGCOM

Pubblicato il 26/07/2016

Aggiornato il 02/12/2016

Piani tariffari più trasparenti, lo assicura l’AGCOM

Dopo avervi elencato qualche giorno fa le tariffe ADSL più convenienti di luglio, anche oggi rimaniamo in tema: cambiare il piano tariffario telefonico è diventato un vero e proprio incubo per gli italiani. Comprendere il funzionamento di un piano tariffario e delle relative spese non è sempre semplice viste le numerose variabili in campo, che vanno dallo scatto alla risposta alla tariffa a minuti o a secondi. Per questo motivo l’AGCOM continua ad adottare misure per semplificare e rendere sempre più trasparente il settore della telefonia, che agli occhi dei consumatori appare una giungla. 

A inizio 2015 l’Autorità Garante delle Comunicazioni aveva varato una nuova forma di fatturazione, la cosiddetta bolletta 2.0, per rendere la consultazione più trasparente, chiara e accessibile, fornendo i dettagli dei singoli addebiti e bloccando poi i servizi a valore aggiunto. 

A queste misure se ne sono aggiunte ore delle nuove, per favorire una maggiore consapevolezza nella scelta dei piani tariffari da parte degli utenti in base al proprio profilo di consumo. 

Tra le novità più significative, lo sviluppo di un apposito “motore di calcolo” che verrà rilasciato nei prossimi mesi, un servizio che sarà gestito da un soggetto indipendente sotto il controllo di AGCOM e che sarà accessibile gratuitamente ed agevolmente anche ai consumatori privi di connessione a banda larga ed agli utenti disabili. Il confronto tra le tariffe dei vari operatori sarà effettuato unicamente sulla base del criterio del prezzo del servizio, tenendo conto della dislocazione geografica e delle abitudini di consumo. Esiste già chi viene in aiuto dei propri clienti, comparando le tariffe in maniera trasparente: stiamo parlando di Segugio.it che, in pochi passaggi, individua l’offerta migliore sul mercato.

La delibera approvata dall’Autorità prevede inoltre l’ampliamento delle tutele relative alla trasparenza tariffaria a tutti gli utenti che abbiano sottoscritto un contratto per adesione, sia per i servizi di telecomunicazioni sia per i servizi di televisione a pagamento, così come previsto dall’art. 71 del Codice di consumo. 

Anche i siti web dei gestori telefonici dovranno rispettare standard precisi in materia di trasparenza, inserendo una pagina dedicata alle tariffe, dove dovranno comparire informazioni chiare e semplici sulle offerte, comprensive di eventuali costi di recesso e di attivazione.

Intanto in Italia prende sempre più piede la switching economy, ossia il risparmio sui costi ottenuto cambiando fornitore, senza necessariamente scegliere un prodotto o un servizio diverso o di qualità inferiore, e non solo nel settore della telefonia. La società di consulenza Accenture valuta questo fenomeno in crescita costante; si prevede infatti per i fornitori dei 17 maggiori mercati un ricavo di 6.200 miliardi di dollari provenienti da questo nuovo approccio del consumatore che non si ferma più alla prima offerta, ma valuta uno spettro ben ampio di proposte.

Ad esempio 550mila sono gli italiani che hanno già cambiato contratto della Pay TV, poco meno di 7 milioni l’operatore per energia elettrica o gas, 3,3 milioni la banca o il conto corrente o deposito.

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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agcom tariffe

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