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I quesiti irrisolti sul canone Rai in bolletta

Pubblicato il 19/02/2016

Aggiornato il 01/06/2018

I quesiti irrisolti sul canone Rai in bolletta

La notizia era ormai consolidata e aspettavamo solo di conoscerne i dettagli operativi, ma quella del canone Rai in bolletta sembra essere una questione non ancora chiarita.

Oggetto di una riforma varata dal governo e inserita nella legge di Stabilità, l’attuazione della legge 208/2015, articolo 1, commi 153 e seguenti attende la predisposizione di un duplice decreto: quello del Ministero dello Sviluppo Economico, chiamato a definirne i nodi ancora irrisolti e quello dell’Agenzia delle Entrate, alla quale spettano i dettagli sull’autocertificazione di coloro che non possiedono la TV e sono esentati dal pagamento del canone.

Ma i tempi, quelli almeno relativi alla presentazione del primo dei due decreti, sono già scaduti e questo è stato sufficiente perché Assoelettrica, che già in passato aveva manifestato la sua contrarietà alla norma definendola “un pasticcio”, insieme a Utilitalia inviasse al Mise un documento nel quale espone tutti i dubbi ancora da chiarire. All’interno del fascicolo l’associazione chiede inoltre ‘una adeguata retribuzione’ per il servizio pubblico che le società elettriche forniranno con l’entrata in vigore della legge.

Chicco Testa, presidente dell’Associazione, ha commentato così il ritardo degli organismi preposti a mettere a punto l’operatività della legge: “le imprese devono predisporre i necessari sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate. Bisogna incrociare le banche dati, occorre chiarire una lunga serie di problemi che ancora non sono stati sciolti, dalla questione dei ritardati pagamenti, alla morosità, dall'eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali, dai reclami ai contratti non residenti e c' è il rischio che si arrivi impreparati alla scadenza del prossimo luglio”.

Il bisogno di chiarimenti non riguarda evidentemente solo le aziende elettriche, ma anche i cittadini. Tanto che il Codacons è convinto che a luglio si scatenerà il caos, mentre le famiglie ancora non hanno capito come avverrà il pagamento del canone, chi è tenuto a versarlo e per quali case. Inoltre non è stata fatta chiarezza su cosa accadrà nei casi di morosità o ritardi nei pagamenti.

Una cosa, tra tutte, dovrebbe essere certa: la dichiarazione del possesso della Tv per il pagamento del canone in bolletta non farà scattare controlli sugli anni precedenti. La presunzione del possesso, che regola la norma di legge, opera infatti a partire dal 2016, con l’entrata in vigore della norma contenuta nella Legge di Stabilità.

Il criterio che definisce l’obbligo per un soggetto al pagamento del canone sarà quello della residenza: “il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica”.

Il mancato pagamento del canone Rai non comporterà l’interruzione della fornitura del servizio elettrico, ma le conseguenze per il contribuente saranno un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate e l’assoggettamento a una sanzione pari a cinque volte il canone stesso.

A cura di: Paola Campanelli

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