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Canone Rai, in bolletta a partire da luglio

Pubblicato il 11/01/2016
Canone Rai, in bolletta a partire da luglio

La nuova Legge di Stabilità, approvata definitivamente dai due rami del Parlamento, modifica l’entità e la modalità di riscossione del canone Rai per l’anno 2016.

Il provvedimento prevede la riduzione dell’importo della tassa che passa da 113,50 a 100 euro e l’addebito sulle fatture emesse dalle imprese di distribuzione di energia elettrica. Il pagamento verrà dilazionato durante l’anno in 5 o 10 rate – rispettivamente da 20 o 10 euro – in base alla tariffazione mensile o bimestrale proposta dal gestore. La quota di canone comparirà in bolletta a partire dalla fattura successiva al 1° luglio 2016, dove saranno comprese anche le rate scadute per l’anno in corso. 

La novità introdotta dalla norma è la presunzione del possesso di un televisore se esiste un’utenza per la fornitura elettrica nel luogo in cui il contribuente ha la sua residenza anagrafica. I cittadini che sono sprovvisti dell’apparecchio possono chiedere l’esenzione dal versamento del canone presentando una dichiarazione di non detenzione alla direzione provinciale I di Torino, con modalità che saranno definite nei prossimi mesi da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Le false dichiarazioni saranno punite ai sensi del codice penale: in questo caso si prospetta il reato di falsità ideologica del privato in atto pubblico, punibile con la reclusione fino a due anni.

Sono esenti dal pagamento del canone i contribuenti over 75 che possiedono un reddito annuo minore di 8 mila euro, i militari delle forze armate che vivono in ospedali militari, alcune tipologie di cittadini stranieri (diplomatici, personale Nato) e le imprese addette alla vendita o alla riparazione degli apparecchi TV.

Inoltre l’esenzione può essere richiesta da un soggetto quando l’importo è stato già versato dal coniuge perché intestatario di un altro immobile, visto che il canone si applica al nucleo familiare indipendentemente dal numero di case e di televisori. Per le abitazioni in locazione la somma da versare va addebitata al locatario.

La decisione di includere la tassa in bolletta è stato adottata con l’obiettivo di combattere il fenomeno dell’evasione dell’abbonamento televisivo, che riguarda quasi il 30% dei contribuenti, e conseguentemente recuperare fondi per la riduzione della pressione fiscale.

Secondo le stime di R&S Mediobanca la cifra che la Rai potrebbe recuperare grazie all’inserimento dell’imposta in bolletta ammonterebbe a 420 milioni di euro. Con il canone annuo a 100 euro e un tasso di evasione fisiologica del 5%, la televisione pubblica vedrebbe salire il proprio fatturato a oltre 2,8 miliardi di euro. Inoltre, il peso del contributo dei cittadini sul fatturato totale della TV di stato si avvicinerebbe alle omologhe realtà europee, portandosi al 70% dei ricavi – dall'attuale 64% – contro il 77,7% della BBC e l’82,4% di France Televisions.

Secondo la Rai, la percentuale di cittadini in Italia che ignora il pagamento del canone è aumentata dal 26% del 2013 al 30,5% del 2014. A evadere maggiormente sono gli abitanti del Sud con il 37% dei casi, mentre al Nord e al Centro la quota è più contenuta, rispettivamente il 26% e 29%. Tra le province virtuose ci sono Ferrara (17%), Rovigo (18%) e Bolzano (25%), mentre le situazioni più critiche per i pagamenti si sono registrate a Crotone (56%) e Napoli (55%).

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

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