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Tariffa elettrica, ecco come cambia dal 2016

Pubblicato il 05/01/2016

Aggiornato il 18/01/2016

Tariffa elettrica, ecco come cambia dal 2016

Dal primo gennaio 2016 cambiano le bollette dell’energia per circa 30 milioni di utenti.

L’Autorità per l'Energia conferma la versione definitiva della riforma delle tariffe per i clienti domestici, che prevede il superamento graduale dell’attuale struttura progressiva dei costi di rete e degli oneri generali di sistema.

Entro il 2018 le tariffe di rete, vale a dire i costi pagati per la trasmissione, distribuzione e misurazione dell'energia elettrica e la tariffa per gli oneri di sistema, ovvero i costi per sostenere l’attività del sistema elettrico che pesano per il 40% dell’importo della bolletta, saranno uguali per tutti i consumatori e per ogni livello di consumo.

Gli obiettivi principali del cambiamento secondo l’Autorità sono quelli di “sostenere la diffusione di consumi efficienti oggi penalizzati da costi eccessivi, semplificare e rendere più trasparente la bolletta, rendere quello che paghiamo più equo e realmente aderente ai costi dei servizi di rete”.

Dal punto di vista finanziario una famiglia tipo di 3 persone vedrà incrementare in media l’importo della propria bolletta elettrica di 21 euro, mentre quelle più numerose se la caveranno versando importi in proporzione più bassi di circa 46 euro. A essere penalizzati saranno soprattutto i single con alti consumi per i quali si profilano rincari medi di 78 euro.

Nel dettaglio, per le otto tipologie di consumatori ipotizzate dall'AEEGSI con la riforma a regime, l'aumento maggiore - di circa 117 euro - si avrebbe per il cliente non residente con 3 kW di potenza e consumi attorno ai 900 kWh. Le riduzioni di costo più marcate, fino a 582 euro, si hanno per l'utente L con potenza impegnata di 6 KW e un consumo di circa 6000 KWh l’anno. Tuttavia, oltre l'80% degli attuali utenti (circa 24 milioni) impiega nelle proprie abitazioni fino 2.640 kWh: in questi casi l’aggravio della spesa dovrebbe variare dai 19 ai 71 euro.

Con l’attuale riforma i consumatori che producono la propria energia con il fotovoltaico saranno penalizzati, tranne nel caso in cui i prelievi dalla rete restano alti. Ad esempio un utente residente con tariffa D2 che ha un consumo di 3.400 kWh all’anno dei quali 2.200 prelevati dalla rete e il resto ottenuto dal proprio impianto, vedrà dimezzare il risparmio ottenuto da questo (oltre 100 euro). Coloro, invece, che hanno consumi elevati saranno leggermente avvantaggiati: un non residente che impiega 4200 kWh, di cui 3000 prelevati dalla rete, risparmierà circa 40 euro.

Per le famiglie in condizioni economiche precarie, l'AEEGSI ha previsto dal 2016 il potenziamento del bonus sociale che annullerà ogni possibile effetto negativo della riforma. Si tratta di una maggiorazione dello sconto sulla spesa sostenuta che sale dal 20% al 35%, con lo scopo di mantenere inalterata l’agevolazione già concessa.

Per valutare l’entità del risparmio sulla bolletta dell’energia è possibile effettuare delle comparazioni tramite il portale Segugio.it. Se si risiede nella città di Milano e si vuole trovare l'offerta più adeguata alla proprie esigenze di consumo, conviene anche approfondire l'argomento nella news Tariffe luce e gas, come risparmiare a Milano.

Proprio per il comune di Milano, la migliore tariffa luce al 4 gennaio – ipotizzando una potenza impegnata di 3 kW, consumo annuo di 2.700 kWh, modalità di pagamento RID, invio bolletta elettronico e frequenza di utilizzo sempre – è ancora Eni Link tariffa bioraria, che prevede una spesa annuale di 467,51 euro. Inoltre prezzo bloccato, attivazione gratuita, servizio webolletta e assicurazione Eni SOS casa.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

energia elettrica luce bolletta tariffe fotovoltaico

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