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Condominio efficiente: quanto si risparmia

Pubblicato il 17/11/2015
Condominio efficiente: quanto si risparmia

Si parla molto di efficienza energetica, soprattutto ora che le detrazioni del 65%, da anni traino per il settore dell’edilizia, sono state riconfermate dalla Legge di Stabilità 2016.
Ne abbiamo parlato recentemente, nell'articolo Legge di Stabilità 2016: novità in arrivo per detrazioni e tasse.

Spesso la leva per cui si sceglie di adottare un intervento di questo tipo è il risparmio ottenuto grazie al bonus fiscale, facendo passare in secondo piano un’altra forma di risparmio diluita nel tempo, ma altrettanto consistente.

Facciamo riferimento in questo caso alla riduzione dei consumi e al risparmio in bolletta che ne deriva. Un recente studio realizzato dalla Fondazione Centro Studi Enel e dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano ha evidenziato come, a livello macro economico, si risparmierebbero sul fronte del Pil nazionale circa 30 miliardi di euro. I benefici effetti ricadrebbero anche sui consumatori, con un risparmio in bolletta fino al 55% e una riduzione stimata tra i 50 ed i 72 milioni di tonnellate di CO al 2020.

Non solo: gli interventi per il risparmio energetico possono portare ad una riduzione dei consumi annui di petrolio compresa tra i 17 ed i 25 milioni di tonnellate equivalenti, con un taglio delle importazioni per 9-13 miliardi di euro all’anno. 

Obiettivi sfidanti e lungimiranti, che comporterebbero una riduzione dell’inquinamento. Per raggiungerli occorre però una revisione della normativa in materia, con tariffe più flessibili. Serve inoltre un vero e proprio salto culturale, con un coinvolgimento attivo e continuo dei singoli proprietari di immobili.

A questo proposito, entrando un po’ più nella realtà quotidiana, le stime Istat e Cresme su dati 2014 ci dicono che sono 24 milioni le famiglie che attualmente vivono in condomini obsoleti da riqualificare. Si fa riferimento, con l’aggettivo "obsoleto", soprattutto agli edifici costruiti negli Anni Cinquanta, ad oggi responsabili di sprechi energetici e spese non banali per i condomini.

La riduzione di tali spese è legata a interventi di riqualificazione sia a livello di privati (sostituzione serramenti e caldaie), sia a livello condominiale. In questo secondo caso vanno valutati interventi più estesi, quali l’applicazione dei "cappotti termici" sui condomini e l’introduzione di sistemi di contabilizzazione del calore, come da obblighi di legge in scadenza nel 2016.

Ancora più efficaci gli interventi che prevedono l’installazione di un impianto di autoproduzione dell’energia, ad esempio fotovoltaico o solare termico. Secondo le stime di Legambiente, che nel 2014 ha pubblicato il report  “Tutti in Classe A”, è possibile ridurre le bollette di circa il 50%, risparmiando tra gli 800 ed i 1.300 euro l’anno per nucleo familiare. 

Recentemente anche la Regione Lombardia si è espressa in tal senso per favorire la riqualificazione dei condomini, con una campagna di sensibilizzazione avviata nel 2013 e confermata nel biennio successivo. Secondo le stime regionali, basate su analisi tecniche che hanno coinvolto 100 condomini, se ciascun edificio coinvolto realizzasse opere di riqualificazione dell’involucro (con rivestimenti termici) e sull’impianto di riscaldamento (con l’uso di pannelli per la produzione di energia solare termica), la spesa per nucleo familiare si ridurrebbe in media del 31%.

Tra l’altro le analisi hanno evidenziato l’inefficienza di molti impianti centralizzati a gas o a gasolio, che spesso appaiono sovradimensionati, impedendo alle famiglie di regolare autonomamente  la temperatura del proprio immobile.

Da evidenziare che dieci tra i cento condomini analizzati hanno deciso di intervenire con opere per il risparmio energetico ottenendo una riduzione di 230 tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera e un vantaggio economico anche per le imprese locali.

A cura di: Alessia De Falco

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Parole chiave

consumi bonus elettrico risparmio bolletta

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