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Conto Energia: qualche chiarimento

Pubblicato il 17/06/2015
Conto Energia: qualche chiarimento

Il Conto Energia continua ad essere argomento di discussione. Recentemente il Gse, il Gestore dei Servizi Energetici, ha comunicato, per quanto concerne gli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia, che le eventuali modifiche realizzate prima del 1° maggio 2015 potranno essere segnalate entro il 30 settembre 2015. Si proroga dunque la scadenza fissata in precedenza, utilizzando come deadline la data di pubblicazione del Documento Tecnico per il mantenimento degli incentivi in Conto Energia.

La nuova scadenza riguarda soltanto gli interventi che abbiano comportato alterazioni di rilievo ai requisiti base per l’ammissione agli incentivi mentre, dove non vi sono stati cambiamenti, sarà possibile procedere indicando le modifiche apportate. Anche in questo caso il Gse si riserva di richiedere documentazione a supporto, nel caso in cui vi siano problematiche da verificare in ambito tecnico-amministrativo.

E’ stato inoltre avviato un tavolo tecnico con le Associazioni di Categoria, volto a sanare una serie di questoni aperte legate ai privati. Di recente il Gse aveva richiesto ai beneficiari del primo Conto energia, datato 2005/2007, la restituzione dell’adeguamento ISTAT sul valore dell’incentivo. 

Inizialmente, in virtù del meccanismo che permette ai proprietari di impianti solari privati il rimborso in conto esercizio, con cadenza mensile, per i primi 20 anni di vita dell'impianto, era stata stabilita una rivalutazione monetaria degli incentivi legata all’inflazione. Il Decreto Ministeriale 6/2/2006 aveva abolito tale adeguamento Istat, suscitando non poche polemiche fino ad arrivare ai giorni nostri e al ripristino della tariffa fissa nominale.

Una volta ricevuta la comunicazione del Gse i proprietari di impianti fotovoltaici hanno la possibilità di opporsi in forma scritta alla richiesta, entro dieci giorni. Nel frattempo le associazioni del settore stanno lottando affinché la restituzione degli adeguamenti Istat venga dilazionata nel tempo. La battaglia è già arrivata nelle aule dei tribunali, con un ricorso presentato al Tar del Lazio.

Per i consumatori che stanno valutando un investimento in impianti di questo tipo, attualmente vanno fatte alcune premesse. Gli incentivi previsti gli scorsi anni nel Conto Energia non sono più così convenienti nel 2015. Resta comunque il vantaggio delle detrazioni fiscali che per tutto l’anno in corso restano al 50% per i privati.

Diverso il discorso per le aziende, che non possono beneficiare delle detrazioni Irpef, ma riescono ugualmente ad ottenere risparmi notevoli grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta. Ricordiamo subito una cosa fondamentale che può influenzare la convenienza dell’investimento: gli impianti domestici (al servizio dell’abitazione) godono dei benefici fiscali anche per il 2015. Per questi si hanno, dunque, ancora le detrazioni fiscali Irpef sul 50% della spesa.

Gli impianti aziendali, invece, non godono delle detrazioni fiscali 50%, ma hanno il vantaggio che, autoconsumando nell’immediato gran parte dell’energia prodotta, ottengono maggiori risparmi in bolletta (massimizzano infatti l’autoconsumo).

Tra le nuove forme di sostegno a questo settore dell’economia troviamo, oltre alle detrazioni sul reddito Irpef delle “persone fisiche”, anche i cosi detti SEU, Sistemi Efficienti di Utenza, per il fotovoltaico industriale e commerciale.

A cura di: Alessia De Falco

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