Energie rinnovabili: gli impianti eolici
È sempre più frequente, in Italia, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Oltre il fotovoltaico, desta particolare interesse l’utilizzo di impianti eolici, con enti e province autonome che hanno modificato soglie e aree off limit.
Si stima che 8650 MW installati complessivamente nel nostro paese a fine 2013 tra piccoli e grandi impianti, hanno permesso di soddisfare il fabbisogno di quasi 5,5 milioni di famiglie (pari al 5% dei consumi complessivi).
Un impianto eolico è costituito da aerogeneratori (o pale eoliche) che permettono di trasformare l’energia cinetica del vento in energia elettrica. In genere sono classificati in base a caratteristiche dimensionali (potenza, diametro e altezza). Quelli di piccola taglia hanno potenza fino a 200 KW: è il caso del micro-eolico (fino a 5 KW di potenza) e del mini-eolico (da 6 a 200 KW), in grado di soddisfare esigenze diverse come produrre energia in una zona non servita da rete pubblica o ridurre i costi della propria bolletta energetica (riducendo le emissioni di anidride carbonica e migliorando la qualità dell’ambiente). L’energia prodotta viene consumata dall’utente, e gli eventuali esuberi possono essere immessi nella rete pubblica o accumulati (quest’ultima ipotesi in caso di installazione non connessa alla rete).
Per valutarne la convenienza, si fa riferimento a variabili fisiche (dati ambientali, caratteristiche del vento e delle sue componenti) e a parametri tecnici ed economici (potenza e costo dell’energia) per un corretto dimensionamento dell’aerogeneratore: queste grandezze permettono di stabilire se l’impianto eolico possa soddisfare le esigenze energetiche ed economiche dell’utente. Necessitano, quindi, di studi di fattibilità per individuare i siti installativi.
Le procedure autorizzative dipendono dalla potenza e dalla tipologia dell’impianto. Si esegue la semplice comunicazione per le attività in edilizia libera per quelli con altezza e diametro non superiore rispettivamente a 1,5 e a un metro, oppure la Procedura abilitativa semplificata (Pas) per quelli che non rientrano nel primo caso o con potenza fino a 60 KW; l’Autorizzazione unica (Au) per le installazioni oltre i 60 KW.
È previsto, inoltre, un incentivo monetario per l’energia elettrica (netta) immessa in rete: è la cosiddetta tariffa omnicomprensiva. Quest’ultima, erogata dal GSE (Gestore Servizi Elettrici) e di durata ventennale, è valida fino al 31 dicembre 2015: l’accesso è diretto per gli impianti sotto i 60 KW. Si può dunque affermare che, se le valutazioni preliminari per la fattibilità dell’impianto sono corrette, la riduzione in bolletta con gli incentivi ventennali porta l’investimento nell’eolico a un sicuro ritorno economico.