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Canone Rai in bolletta

Pubblicato il 25/11/2014
Canone Rai in bolletta

Dopo la bolletta 2.0, il 2015 potrebbe portare un’ulteriore novità per i titolari di utenze: l’inserimento del canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica. A pagarlo non saranno solo coloro che detengono apparecchi televisivi – indipendentemente dall’utilizzo – ma anche chi possiede pc, tablet e smartphone: in questo modo cambia il presupposto dell’imposta.

L’idea del governo dovrà essere contenuta nella prossima legge di Stabilità o in un decreto ad hoc sul canone: spetterà al Ministro dell’Economia valutarne l’emanazione. L’obiettivo è quello di combattere l’evasione dell’imposta – si stima che il 27% degli italiani non paghi il canone – dando la possibilità di ridurne l’importo e garantendo alla Rai le risorse necessarie. “Pagheremo meno ma pagheremo tutti. Il principio ispiratore è quello dell’equità e della lotta all’evasione”, spiega il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. Il governo sta effettuando delle simulazioni per stabilire la misura dell’imposta con l’obiettivo di recuperare un gettito di 1,8 miliardi di euro.

Il viceministro dell’Economia Enrico Morando ha precisato che: “Le risorse aggiuntive ricavate servirebbero a finanziare le emittenti locali. Le tv locali sono in una situazione tale per cui hanno dovuto mettere in cassa integrazione una parte enorme dei dipendenti, una situazione di disagio drammatico”. Sulla base di questo, il governo vuole affrontare il problema strutturalmente evitando di dover intervenire ogni anno con un nuovo emendamento.

La vera svolta sarà il suo importo. Il pagamento, che dovrebbe essere diluito mensilmente o bimestralmente a seconda del gestore, subirà un decremento variabile tra i 35 e i 60 euro. La diminuzione dipenderà dalla fascia di reddito risultante dal calcolo dell’ISEE – che cambierà,  anche questo, nel 2015 – facendo passare l’importo del canone dai 113,50 euro di quest’anno ai 57/77 euro del prossimo: per le famiglie che non superano i 7500 euro, si pensa ad un esenzione parziale o totale.

Il pagamento, però, riguarderà anche le seconde e le terze case: chi avrà tre abitazioni, ad esempio, dovrà corrispondere tre distinti canoni in bolletta.

La notizia di tale riforma viene criticata pesantemente da Federconsumatori e Adusbef, pronte a contestare alla Consulta se il governo attribuisse l’imposta ai cittadini che non possiedono la tv. Nel comunicato stampa dell’Associazione si sottolinea che “ il fatto di esigere il canone da chiunque abbia un’utenza elettrica costituisce una lesione delle norme costituzionali vigenti”. 

Neanche le società elettriche sono soddisfatte dell’idea: raccogliere e trasferire i dati delle utenze rappresenta, per loro, un’incombenza ed un costo in più. Inoltre la sua riscossione, oggi affidata all’Agenzia delle Entrate, spetterebbe alla società che fornisce il servizio con un ulteriore costo per quest’ultima.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

tv bolletta energia elettrica

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