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Vodafone-UE: è polemica sulla net neutrality

Pubblicato il 16/09/2014
Vodafone-UE: è polemica sulla net neutrality

E' scontro tra le compagnie telefoniche - Vodafone in testa - e l'Unione Europea sul campo della net neutrality. Ovvero, la possibilità per i fornitori di servizi di accedere alle infrastrutture di rete in maniera libera e gratuita. Una misura che secondo l'UE dovrebbe favorire la diffusione e il libero accesso ad internet, ma che per le compagnie stesse potrebbe rivelarsi estremamente penalizzante.

Basti pensare ai servizi come Netflix, e in generale ai fornitori che offrono video in streaming che, a fronte di un consumo di banda decisamente ingente, non corrisponderebbero un compenso economico adeguato alle cosiddette 'telco'. Queste ultime dunque, come specificato da Vodafone, potrebbero andare incontro a disservizi generali pesanti, senza i contributi economici in grado di potenziare, a fronte della maggiore richiesta, i servizi di rete.

Vodafone ha dunque posto in primo piano un problema che al momento sta a cuore a tutte le compagnie di telecomunicazione: ricevere una quota per permettere ai fornitori di servizi a pagamento di accedere ai servizi di rete, e riuscire così a stare al passo con le esigenze sempre crescenti dei fornitori stessi e degli utenti.

Di contro, le società fornitrici di servizi, come Netflix per quanto riguarda lo streaming video, ma anche le big company come Google, hanno tutto l'interesse affinché la normativa sulla net neutrality diventi effettiva al 100%. Questo per superare quei freni di accesso al traffico internet che rappresentano uno degli ostacoli più complicati da affrontare per lo sviluppo della rete.

A nome della Commissione Europea ha parlato Neelie Kroes, che svolge per l'appunto il ruolo di commissario per l'agenda digitale all'interno dell'UE, invitando ad un comportamento costruttivo le compagnie di telecomunicazione: Vodafone e sorelle però, pur avendo altrettanto a cuore il sopra citato sviluppo della rete, sono convinti che una net neutrality non regolamentata, con accesso gratuito per i fornitori di servizi a fibra e ADSL, porterebbe ad uno scadimento complessivo della qualità dei servizi internet, con il quale poi le stesse società si troverebbero presto a fare i conti.

A cura della Redazione

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Parole chiave

compagnie telefoniche tariffe internet ue

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