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Come si compone il prezzo finale nella bolletta della luce?

Il prezzo finale della bolletta della luce è formato dalla somma di diverse componenti di spesa, i cui valori sono fissati trimestralmente dall’Autorità competente. Solo la spesa per la materia energia nel mercato libero può variare in base alle condizioni economiche proposte dai fornitori.

Come si compone il prezzo finale nella bolletta della luce?

Il prezzo finale della bolletta della luce è formato dalla somma di diverse componenti di spesa, i cui valori sono fissati trimestralmente dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per gli utenti nel mercato di tutela.

Il corrispettivo totale da pagare si compone delle seguenti quote:

  • Spesa per la materia energia, suddivisa a sua volta nelle componenti PE, PD, PCV, PPE e DispBT a copertura di tutti i costi di acquisto all’ingrosso, dispacciamento e commercializzazione dell’energia elettrica. Per i clienti serviti in maggiore tutela che ricevono la bolletta in formato elettronico e che hanno attivato una modalità di pagamento con addebito automatico, la voce comprende lo sconto per la bolletta elettronica.
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, composta dalle componenti Tau1, Tau2, Tau3, UC3, UC6, è la voce di spesa che raccoglie tutti i contributi relativi alla messa in opera ed al mantenimento in buono stato della rete di distribuzione dell’energia.
  • Spesa per oneri di sistema, composta dalle componenti Asos e Arim, racchiude tutte le quote di spesa destinate ad incentivi statali in campo energetico – come ad esempio la promozione delle energie rinnovabili – ed agli investimenti in attività ad esso collegate.
  • Imposte statali che comprende le voci relative all’imposta di consumo (accisa) e all’imposta sul valore aggiunto (Iva). L’accisa si applica alla quantità di energia consumata: i clienti domestici con potenza fino a 3 kW godono di aliquote agevolate per la fornitura nell'abitazione di residenza anagrafica. L’IVA si applica sull’importo totale della bolletta. Attualmente, per le utenze domestiche è pari al 10%, per le utenze non domestiche è pari al 22%; alcune attività produttive godono dell’aliquota ridotta pari al 10%.

Prezzi delle voci di spesa della bolletta della luce

Di seguito i prezzi aggiornati delle tre principali voci di spesa che compongono la bolletta della luce (1 ottobre - 31 dicembre 2023) per utenti con contatore monorario e multiorario in regime di tutela.

Spesa per la materia energia

Fascia Unica (F0)Fascia F1Fasce F2-F3
   0,15791 €/kWh  0,16172 €/kWh   0,15611 €/kWh

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

Fascia Unica
0,00943 €/kWh

Spesa per oneri di sistema

Fascia Unica
0,029658 €/kWh

Le tre principali voci di spesa nel dettaglio

La spesa per la materia energia rappresenta circa il 63% della bolletta del classico utente. Questa voce include i costi delle attività affrontati dal fornitore per comprare e rivendere l’energia elettrica al cliente finale. Il prezzo è composto da una quota fissa (euro/anno) e da una quota energia (euro/kWh) con prezzo diversificato per fasce orarie per utenze con contatore elettronico teleletto.

Può essere aggiornato ogni trimestre. Per i clienti domestici il prezzo è uguale per il trimestre, mentre per i clienti non domestici può variare di mese in mese.

In passato e fino al 2016 il costo per il trasporto era di tipo progressivo (aumentava in base al consumo elettrico e a seconda di 4 scaglioni previsti) ed era più alto per i clienti non residenti. A partire dal 2017 le cose sono cambiate: la progressività è stata cancellata e oggi la quota energia applicata è unica. Non cambia in base al consumo, né alla residenza.

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore è uguale e si suddivide in tre sottocategorie:

  • Quota fissa: si paga in €/anno
  • Quota potenza: a seconda della potenza dell’utenza, si paga in euro/kW all'anno
  • Quota energia: cambia e viene applicata all'energia che si consuma in €/kWh

L’ammontare di ogni quota viene stabilito dall’Autorità e normalmente cambia di anno in anno.

Per oneri di sistema si intendono i costi fissati dall’Arera che sono gli stessi per ogni fornitore. La spesa finale degli oneri di sistema è composta da una quota energia e da una quota potenza. Quest’ultima non è applicata alle abitazioni.

Gli oneri di sistema vanno pagati da tutti clienti domestici, sia residenti che non. Nella bolletta non si entra nel dettaglio, ma viene fornita soltanto la spesa totale cui far fronte.

Gli oneri di sistema presenti nella bolletta luce sono:

  • ASOS: oneri generali riguardanti il sostegno delle energie rinnovabili e della cogenerazione
  • ARIM: rimanenti oneri generali

Si tratta di una suddivisione più semplice che è partita nel gennaio del 2018. Prima, infatti, gli oneri di sistema si dividevano in più voci e una delle più importanti, nonché più consistenti sul piano economico, era quella nota come “componente 3” che riguardava gli incentivi alle fonti rinnovabili. A partire dal primo gennaio gli oneri finalizzati a sostenere le energie rinnovabili e la cogenerazione prendono nome di ASOS.

Ai clienti che ricevono la bolletta in formato elettronico e la pagano con addebito automatico è applicato uno sconto di 6 euro l’anno. La voce “ricalcoli” è presente solo nelle bollette in cui vengono ricalcolati importi già pagati in bollette precedenti, a causa di una modifica dei consumi; la voce “bonus sociale” invece si trova nelle bollette dei clienti domestici a cui è stato riconosciuto un bonus e include l’importo accreditato al cliente a titolo di bonus. A volte è presente la voce “altre partite” nelle bollette in cui vengono addebitati o accreditati importi diversi da quelli inclusi nelle altre voci di spesa (interessi di mora, contributi di allacciamento, eccetera).

Troverai maggiori informazioni sulle singole componenti nella guida alla bolletta della luce.

Le imprese di vendita nel mercato libero dell’energia hanno invece la possibilità di applicare un prezzo differente per la componente di costo dell’energia e quindi possono proporre offerte più vantaggiose pensate per diversi profili di consumo.

Se vuoi capire come si compone il prezzo finale anche nel mercato del gas, puoi consultare una delle seguenti voci:

Consumo stimato e consumo rilevato: cosa cambia?

C’è una differenza tra consumo stimato e consumo rilevato. Il primo dipende da possibili stime in base ai consumi storici del cliente. Naturalmente, tali consumi possono poi rivelarsi sia sottostimati che sovrastimati. Toccherà al fornitore inviare un ricalcolo non appena saranno acquisiti i dati relativi ai consumi reali. È possibile anche procedere con l’autolettura: è il consumatore che comunica al fornitore il consumo presente sul display del proprio contatore.

Ultimo aggiornamento ottobre 2023

A cura di: Tiziana Casciaro

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